Torna Brunori e non ha paura di dirla, la verità: ad Agrigento e Palermo
La cultura, meglio “le culture contro tutte le paure”. Contro il terrore buio che assale alla gola ad ogni fake news o lancio sull’ennesimo “caso” che riguarda immigrati. Contro l’uomo nero, contro la violenza, persino contro la procreazione. Contro questo nostro mondo, perché l’unica arma possibile è la verità. Torna Brunori e non ha paura di dirla, la verità: con quella sua faccia un po’ così, baffi e occhiali alla Groucho Marx, aria dinoccolata e una serie di canzoni nella tasca scucita, Brunori usa l’arma del nonsense per lanciarsi nel concerto “Culture contro la paura” che approda in Sicilia – terra di sbarchi e tolleranza – dove assume un significato ancora più pesante e sincero. Due concerti, pensati e promossi da CoopCulture come omaggio a Palermo (oggi più che mai “capitale delle culture”, ma da sempre luogo di accoglienza) e ad Agrigento, a chiusura del cartellone estivo del “Festival d’autore”: il 31 agosto alle 21,30 alla Valle dei Templi, in collaborazione con il Polo Archeologico di Agrigento; e l’1 settembre, al Teatro di Verdura, inserito nel cartellone di Palermo capitale Italiana della Cultura e cuore di un progetto che vede il coinvolgimento di musicisti e associazioni del territorio. Un tour che non è fatto solo di musica, anzi si muove tranquillo tra note e testi, perché quelle di Dario Brunori sono “canzoni come sberle in faccia per costringerti a pensare”, affidate anche a Paolo Benvengiù (voce e chitarra) e Amanda Sandrelli (che leggerà pagine dalla Costituzione e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani), accompagnati da OMA, Orchestra Multietnica di Arezzo composta da 35 musicisti provenienti da Albania, Palestina, Libano, Tunisia, Argentina, Colombia, Bangladesh, Giappone, Romania, Russia, Svizzera e dalle più svariate regioni italiane. OMA presenterà un repertorio basato in parte su brani tradizionali dei paesi di provenienza dei musicisti. Sempre più, quindi, “culture contro la paura”. Perché così Brunori denuncia ironicamente la paura dell’uomo nero (“Gli argomenti son sempre quelli / rubano, sporcano, puzzano e allora olio di ricino e manganelli); dice la verità e lo fa con il pezzo che ha lanciato il disco e che ha aperto il tour. Un invito a muoverti, cambiare ciò che non vuoi e abbandonare le cose in cui non credi più. Contro tutti i razzismi e i fascismi. Biglietti: www.coopculture.it AGRIGENTO: 30 / 25 euro Biglietteria della Valle dei Templi | tutti i giorni dalle 9 alle 16 | info: 0922.1839996 il biglietto di accesso al concerto consentirà anche la visita notturna alla Valle dei Templi PALERMO: 30 / 15 euro | da lunedì sul circuito Box Office Sicilia Brunori è Dario Brunori, cantautore della provincia cosentina, classe 1977. Imprenditore mancato e neo-urlatore italiano, firma il suo primo cd nel 2003, con il collettivo virtuale Minuta. Due anni dopo con Matteo Zanobini e Francesca Storai fonda la dream-pop band Blume, con cui pubblica l’album “In tedesco vuol dire fiore”, che riceve un grande consenso e viene premiato nel 2006 al MEI (Meeting Etichette Indipendenti). Ma il vero successo arriva nel 2009 quando Dario adotta il moniker Brunori Sas e pubblica così “Vol.1” vero e proprio canzoniere italiano, fatto di brani semplici e diretti, filtrati attraverso sonorità retrò e pieni di quell’immaginario dei ricordi dei 30enni di oggi, ossia i primi anni 90. Vince il Premio Ciampi 2009 come miglior disco d’esordio e la Targa Tenco 2010 come miglior esordiente. A due anni esatti Dario Brunori torna con “Vol. 2: Poveri cristi” in cui sposta lo sguardo verso le storie di vita altrui. Nasce anche Picicca Dischi, nuova etichetta discografica che Brunori fonda con Simona Marrazzo e Matteo Zanobini; e firma la produzione artistica dei cd di Maria Antonietta e Dimartino, primi artisti ad entrare nella scuderia di Picicca Dischi. Il 4 febbraio 2014 esce l’atteso terzo disco di inediti “Vol. 3 – Il Cammino Di Santiago In Taxi” a cui fa seguito, da marzo, il live “Il Cammino di Santiago In Tour”.