Partinico. Il falegname Nicola Bifara ucciso dal barbiere Leonardo Celestre

Delitto passionale a Partinico (Palermo). Il falegname Nicola Bifara è stato ucciso con 5 colpi di pistola. Per il delitto è stato fermato il barbiere Leonardo Celestre. Sarebbe avvenuto per gelosia l’assassinio di Nicola Bifara, il falegname di 46 anni assassinato a Partinico. In stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e porto illegale di arma c’è Leonardo Celestre, 51 anni. Il presunto omicida, nel corso dell’ennesimo lungo interrogatorio da parte del commissario Carlo Nicotri e del pm Claudio Camilleri, ha continuato a negare. Ma per gli inquirenti è lui che ha ucciso il falegname, perché frequentava la moglie. Celestre è stato portato al Pagliarelli ed è a disposizione del giudice. Bifara è stato ucciso mentre era con un amico, con cinque colpi di pistola, in zona Mirto, in un vicolo della strada provinciale 2 in contrada Margi Sottana. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo e avviate proprio dalla testimonianza dell’amico di Bifara che ha assistito alla dinamica. Celestre ha raggiunto la vittima e poi ha sparato. Il testimone oculare ha poi raggiunto il commissariato di Partinico per dare l’allarme. Sono così scattate le immediate ricerche dell’uomo, che è stato rintracciato dagli agenti poco distante dal luogo dell’omicidio e poi portato in commissariato. Sul posto sono subito intervenute alcune pattuglie di polizia e un’ambulanza del 118 che ha portato l’uomo all’ospedale Civico di Partinico. Per lui però non c’è stato nulla da fare. In casa di Celestre è stata trovata una pistola compatibile con quella usata e il movente passionale è confermato anche dalla moglie che ha ammesso la relazione con la vittima scoperta da poco dal marito. Dopo le prime indagini la Polizia ha subito escluso la pista mafiosa, puntando più sul movente personale o passionale. Sul posto è intervenuta anche la polizia scientifica. I proiettili sarebbero stati sparati in movimento da un’auto e lo avrebbero raggiunto all’altezza del torace provocandogli ferite rivelatesi fatali.