Europee 2019. Maurizio Martina guiderà il Pd

Maurizio Martina è stato eletto segretario effettivo del Pd. A votarlo l’assemblea del Partito democratico. “Propongo un percorso congressuale straordinario da qui a prima delle europee che ci porti a elaborare idee, persone, strumenti nuovi. Dobbiamo riorganizzare tutto”. E’ stato l’impegno del neo leader dem. Matteo Renzi ha chiesto al partito di non andare verso operazioni nostalgia. “Per la ripartenza non si può tornare a un simil-Pds né a un simil-Unione. Chi pensa che la risposta alla sconfitta sia la nostalgia si accomodi pure”. “Noi l’egemonia l’abbiamo avuta per tre o quattro anni – ha specificato -. L’abbiamo persa e l’atto delle dimissioni ha questo significato”, di riconoscere la sconfitta. “So che non sono l’unico responsabile ma in politica si fa così: paga uno per tutti”. “Di Maio dice che il nemico numero uno è Macron – ha affermato l’ex segretario -. Capisco che attaccare i francesi ti dà like su Fb, specie durante i Mondiali, ma Emmanuel Macron è uno dei punti di riferimento contro i populisti, per impedire che diventino con la Lega delle leghe la prima forza del Parlamento Ue”. “Non abbiamo dettato l’agenda: sullo ius soli dovevamo decidere, o si metteva la fiducia a giugno o si smetteva di parlarne. Io l’avrei fatto perché fondamentale”. Matteo Renzi Saluta positivamente il congresso prima delle europee Nicola Zingaretti, che su Facebook ha scritto: “Il Pd si muove. Con fatica, ma finalmente si muove. Al bando ora ogni conservatorismo o nostalgia del passato con ricette che hanno fallito. Dobbiamo guardare avanti. Quando ci riusciamo il Pd vince, insieme a tanti altri, anche ora. Costruiamo in tutto il Paese in maniera aperta comitati per l’alternativa per chiamare a raccolta chi vuole cambiare e ridare agli italiani un futuro”. Poi un attacco all’ex segretario. “Quello che più mi ha colpito dell’intervento di Matteo e un po’ anche mi è dispiaciuto è che alla fine non si predispone mai all’ascolto degli altri, delle ragioni degli altri. Per un leader è un grandissimo limite”.