Ragusa. Analisi strutturali complete su alcuni edifici pubblici

Nella sala riunioni dell’ex Ex palazzo IPAI sede degli uffici Territorio e Ambiente del Libero Consorzio Comunale di Ragusa di via Giuseppe Di Vittorio 175, si è svolta la presentazione progetto “I.S.M.E.R.S. – idoneità statica manufatti edili nei centri storici ad alto rischi sismico”, promossa dai laboratori tecnologici e di ricerca Betontest di Ispica. Dopo i saluti del Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa Salvatore Piazza e l’introduzione del dirigente del 4° settore (Lavori Pubblici) Carlo Sinatra, Corrado Monaca responsabile dei laboratori Betontest, e Francesco Micelli, responsabile scientifico del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento (Lecce) hanno illustrato nei dettagli le caratteristiche e gli obiettivi del progetto a un pubblico di tecnici delle amministrazioni comunali, del genio civile e del Libero Consorzio Comunale. Il progetto si propone di effettuare analisi strutturali complete su alcuni edifici pubblici, individuati di concerto con le amministrazioni locali e il Libero Consorzio Comunale, al fine di rilevare eventuali criticità e avviare gli interventi necessari per la messa in sicurezza, tenuto conto dell’elevato rischio sismico nell’area della Sicilia sud orientale. Il progetto realizzato dalla Betontest, in collaborazione con l’Università del Salento e la spin off dell’università di Pisa X-rd Tools srl del prof. Giovanni Berti, è stato finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020 – Pon 2014/2020 con fondi del ministero dello Sviluppo economico e della Commissione Europea destinati alla ricerca scientifica e all’innovazione. Come ha spiegato Monaca, gli edifici interessati alla prima sperimentazione in terra iblea ricadono nei territori comunali di Ragusa, Giarratana, Noto, Modica, Rosolini, Scicli, Pozzallo e Ispica. Tra quelli già individuati, in particolare, vi sono la sede del Libero Consorzio di Ragusa (viale del Fante); il Palazzo S. Domenico, il Palazzo degli Studi e il Palazzo Assenza attiguo al Castello di Modica; il Palazzo Spadaro e la sede del Liceo scientifico “Cataudella” a Scicli; le sedi della scuola “Einaudi” e del liceo classico “Curcio” a Ispica; la scuola primaria di piazza Martiri d’Ungheria a Giarratana; il Palazzo Musso a Pozzallo e il Palazzo comunale a Rosolini. I rilevamenti, le misurazioni e le prove sono eseguite sia con attrezzature e strumenti tradizionali, sia con misurazioni mediante un diffrattometro mobile ai raggi x. Questo strumento è studiato per eseguire misure reticolari sul posto e per rilevare effetti di sollecitazioni meccaniche, di agenti di natura chimica ed escursioni termiche. La correlazione con altre metodiche tradizionali permette di trasporre le osservazioni alla scala micro-nanometrica ad una scala di osservazione più grande. Il vantaggio sta nel fatto che le misure reticolari offrono un quadro precoce dell’eventuale stato di degrado. Monaca ha precisato, inoltre, che le indagini e misurazioni saranno a costo zero per gli Enti. Esse consentiranno di compilare una vera e propria cartella clinica degli edifici. Una conoscenza, questa, sullo stato di salute degli edifici che permetterà di accedere ai finanziamenti per la messa in sicurezza. “Il programma di ricerca – ha spiegato Monaca – si prefigge come risultato finale la realizzazione di un calibro correlatore per nanometrologia xrd che si interfacci con modelli analitici e di analisi numeriche in campo lineare e non lineare mediante equazioni che correlano le proprietà micrometriche con quelle macrometriche dei materiali in opera nelle costruzioni civili (ambito ingegneria strutturale : riabilitazione di strutturale esistenti  con diagnostica strutturale). Per raggiungere tale obiettivo finale sono stati intercettati tre obiettivi strategici (indagini tradizionali, indagini con xrd in edilizia, indagini di ingegneria strutturale) e tre specifici (correlare i risultati delle misurazioni, realizzare un software, realizzare l’hardware con la realizzazione di 77 programmi di interventi)”. Francesco Micelli ha illustrato la cornice culturale all’interno della quale il progetto I.S.M.E.R.S. rientra, spostando l’accento da un’ottica puramente emergenziale a una prospettiva di pianificazione, monitoraggio e prevenzione. Il docente universitario con un breve excursus sulla storia sismica del nostro Paese, ha dimostrato il cronico ritardo delle leggi e delle normative antisismiche, che hanno sempre seguito e mai preceduto gli eventi più distruttivi. La conseguenza di ciò sono stati i costi sociali enormi, sia in termini di perdita di vite umane sia di risorse economiche destinate alla ricostruzione. Per questo, ha dichiarato Micelli, in futuro occorrerà una maggiore attenzione alla manutenzione del patrimonio edilizio pubblico e privato esistente, ma anche una maggiore cultura della prevenzione. Quello che, a prima vista, può sembrare un costo per i proprietari di immobili è in realtà un investimento in termini di sicurezza. Le prime ispezioni riguarderanno gli edifici scolastici e cominceranno già nelle prossime settimane, approfittando della sospensione estiva delle attività didattiche.