Sesto. Federico Megna morto accoltellato: fermato Calogero Diana

Federico Megna è morto dopo essere stato accoltellato all’addome a Sesto San Giovanni (Milano). La vittima di 48 anni era già nota alle forze dell’ordine. Il quarantenne è stato trovato in fin di vita nel cortile di un palazzo in via Marx. Megna è morto poco dopo essere stato condotto all’ospedale San Raffaele. Per il delitto, in seguito ad un blitz congiunto di Carabinieri e Polizia, è stato fermato un uomo. Sembra che il presunto omicida sia sospettato di aver ferito altre due persone nella cittadina vicina al capoluogo. Per l’omicida è stata legittima difesa, dopo essere stato aggredito al bar. Il fermato è il pregiudicato Calogero Diana. L’uomo di 58 anni è stato fermato nella notte con l’accusa di essere l’autore dell’aggressione mortale ai danni di Federico Megna, morto giovedì sera all’ospedale San Raffaele di Milano dove era arrivato poco dopo le 19 in fin di vita con diverse coltellate all’addome dopo essere stato soccorso in via Carlo Marx a Sesto San Giovanni. Avrebbe anche gravemente ferito altri due uomini, due pregiudicati italiani, ricoverati sempre giovedì sera all’ospedale di Sesto San Giovanni con ferite da arma da taglio. Uno dei due è in gravi condizioni. L’omicida, difeso dall’avvocato Angelo Pagliarello, ha una lunga lista di precedenti penali. Dopo il faccia a faccia in procura a Monza, col pm Angelo Pepè, è stato scortato in caserma dai Carabinieri di Sesto. L’uomo avrebbe ammesso che giovedì sera si trovava in un bar di Sesto San Giovanni, dove ha ingaggiato una lite per futili motivi con altri avventori. A quel punto, sempre secondo la sua versione, sarebbe stato aggredito da tre uomini. In base al suo racconto avrebbe disarmato uno di loro del coltello e l’avrebbe usato per difendersi. Versione sulla quale gli inquirenti si mostrano molto cauti, così come ulteriori verifiche sono in corso sul racconto reso dai due feriti (uno dei quali in prognosi riservata) che in molti punti sarebbero divergenti tra loro. Diana attende l’udienza di convalida del fermo davanti al gip. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, Megna, dopo essere stato colpito, si è trascinato in una corte di via Marx dove vive la madre, ma è morto per le ferite all’addome. I militari, giunti sul posto, sono poi risaliti a quanto accaduto pochi minuti prima. Negli stessi momenti, la Polizia indagava sui due feriti giunti in ospedale, risalendo allo stesso episodio. Con il coordinamento della procura brianzola, poi, grazie agli elementi raccolti si è arrivati al fermo del pregiudicato. Scollegato rispetto a questi episodi un altro caso di ferimento avvenuto sempre a Sesto San Giovanni. Nei pressi di un bar un egiziano di 43 anni è stato colpito al petto con un fendente. È gravi condizioni, ma non sarebbe in pericolo di vita. Si trova ricoverato all’ospedale Niguarda di Milano.