Campania da scoprire: dalla Reggia di Caserta agli scavi di Pompei

I turisti amano la Campania e i suoi gioielli. Uno di questi è la Reggia di Caserta, la più ampia residenza di reali del mondo. Patrimonio Unesco dal 1997, vanta un vastissimo Parco in linea con i giardini delle grandi residenze europee. In esso si fondono la tradizione italiana del giardino rinascimentale con le soluzioni di Versailles.

Reggia di Caserta: un tuffo nel passato

La residenza conosciuta in tutto il Mondo è stata realizzata per volontà di Carlo di Borbone. Il Re decise di costruire la Reggia di Caserta ispirandosi a Versailles, dove trascorse giorni indimenticabili, ospite della Corte francese, durante il suo viaggio verso l’Italia. Il Re volle eguagliare l’impresa di Luigi XIV, conosciuto anche come il Re Sole. Volle lasciare infatti traccia della rinascita del Regno delle Due Sicilie. Re Carlo scelse un luogo distante dal mare anche e soprattutto per ragioni di difesa del palazzo reale. Il sito scelto fu un terreno pianeggiante ai piedi dei monti Tifatini, di proprietà dei Conti di Caserta, ricco di boschi e di cacciagione.

Il progetto della Reggia di Caserta

Questa magnifica opera si deve materialmente a Luigi Vanvitelli, già architetto di San Pietro. Dopo il benestare del Papa Benedetto XIV fu assunto da Carlo per realizzare la Reggia di Caserta. Correva l’anno 1750 quando Vanvitelli iniziò a progettare la residenza borbonica. Un anno dopo il progetto vide luce e Re Carlo ordinò l’inizio dei lavori. Fu un’opera ciclopica: pietre, alberi, materiale, arredi, tantissimi operai. Furono ben tre i progetti della Reggia, solo il terzo convinse a pieno il monarca. Vanvitelli presentò un progetto definitivo riportato su sedici tavole incise su rame. Non faceva riferimento solo alla Reggia ma tracciava nel dettaglio tutta la città che doveva sorgere intorno ad essa, con tanto di strade di collegamento con i paesi vicini.

L’Acquedotto Carolino

Un’opera così grande aveva bisogno di strutture a supporto. L’architetto progettò e diresse i lavori di un acquedotto, denominato Carolino, lungo 40 chilometri, attraverso sei monti e sopra tre viadotti, che doveva portare l’acqua dalle sorgenti del Taburno a Caserta. Grazie alle doti artistiche e tecniche del Maestro il palazzo reale sorse nell’arco di un ventennio realizzando 45.000 mq di superficie con1200 stanze, 56 scale, l’acquedotto Carolino, un parco immenso, una cappella e un teatro. Quando morì, Carlo, uno dei quattro figli, gli successe nei lavori della Reggia all’età di 34 anni dopo avere collaborato già per anni con il padre Luigi nella realizzazione della residenza borbonica.

Il completamento della Reggia di Caserta

Dopo la morte dell’architetto, le difficoltà economiche del Regno e l’abdicazione di Carlo in favore del figlio Ferdinando I, le ultimazioni dei lavori subirono grandi rallentamenti. Fu necessario un altro ventennio per realizzare le fontane del parco, creare il giardino di passaggio e la Castelluccia e apprestare i primi appartamenti reali nella quarta parte del primo e del secondo piano.

Gli scavi di Pompei

Chi vista la Campania e le sue bellezze non può esimersi dal visitare uno degli scavi archeologici più straordinari al Mondo. Gli scavi hanno restituito i resti della città di Pompei antica, presso la collina di Civita, alle porte della città moderna, seppellita sotto una coltre di ceneri e lapilli durante l’eruzione del Vesuvio del 79, insieme ad Ercolano, Stabia ed Oplonti. Gli scavi hanno preso inizio per volontà di Carlo III di Borbone. Rappresentano una delle migliori testimonianze della vita romana. E’ anche la città meglio conservata di quell’epoca. La maggioranza dei reperti recuperati si trova al museo archeologico nazionale di Napoli ed in piccola quantità nell’Antiquarium di Pompei.