Comunali. Sbanca Matteo Salvini: prese Treviso, Vicenza e Catania

Il centrodestra c’è e vince da Nord a Sud nelle elezioni comunali che hanno chiamato al voto 7 milioni di italiani in 760 Comuni, con un’affluenza in calo rispetto alle precedenti amministrative e di poco superiore al 60%. Risultato già consolidato a Treviso, dove Mario Conte diventa sindaco facendo tornare al potere la Lega dopo la parentesi di Giovanni Manildo. Centrodestra in vantaggio anche a Sondrio (Marco Scaramellini in netto vantaggio ma sotto la soglia del 50%), Viterbo, Vicenza, Cinisello Balsamo, Sondrio, Terni, Brindisi, Catania e Siracusa. Il centrosinistra, invece, è avanti ad Ancona, Siena e Brescia con Emilio Del Bono (Pd) che ha ottenuto la riconferma al primo turno. Il Movimento Cinque Stelle, dopo la vittoria politica, dimostra difficoltà nel voto radicato sul territorio, soprattutto a Roma, con il tonfo nei municipi al voto. A Vicenza, dove M5S non corre, il candidato del Carroccio Francesco Rucco è al 49%: potrebbe non farcela al primo turno contro l’esponente del centrosinistra Otello Dalla Rosa che è al 47% . Il centrosinistra registra un arretramento rispetto al voto del 2013 quando ha conquistato 14 dei 20 capoluoghi al voto. E’ avanti solo in sei. A Pisa si registra una forte crescita della Lega, mentre a Massa possibile un ballottaggio centrodestra-centrosinistra. A Siena, ex feudo dem, potrebbe vincere il candidato democratico Bruno Valentini. A Imola, provincia di Bologna, ci sarebbe la prospettiva di un inedito ballottaggio tra Pd-M5S. Ad Ancona, unico capoluogo di regione, crollo dell’affluenza rispetto alle politiche: 54,6% contro il 75,3% del 4 marzo. Si profila un ballottaggio tra Valeria Mancinelli del Pd e il centrodestra, che sostiene il candidato civico Stefano Tombolini. Nel Lazio si è votato in 47 Comuni e in due Municipi di Roma che hanno popolazione da città media. Da verificare il quadro dopo il varo della maggioranza gialloblu al governo e le nuove alleanze di centrosinistra locali promosse dal governatore Pd della Regione Nicola Zingaretti. Nella capitale al vaglio due anni di giunta Raggi: affluenza molto bassa, sotto il 30%, e tonfo del M5S che ha perso due municipi.