Salta il Governo Cottarelli: si vota il 29 luglio

Il premier incaricato Carlo Cottarelli ha lasciato il Palazzo del Quirinale per fare rientro alla Camera dopo un incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La lista dei ministri non è ancora definita. “Ci sono problemi” spiegano fonti del Quirinale. Il premier incaricato avrebbe rallentato in relazione al pressing dei partiti per un voto a luglio. Cottarelli e Mattarella si incontreranno mercoledì mattina.

Si vota il 29 luglio

L’ipotesi di andare al voto prima della pausa estiva si fa sempre più consistente. In questo caso non avrebbe senso formare un nuovo governo. Ad accompagnare l’Italia verso le elezioni potrebbe essere il Governo Gentiloni. A parlare del “voto estivo” è il capogruppo al Senato, Andrea Marcucci. “Se c’è l’accordo si può fare”. Per Luigi Di Maio, capo politico dei 5 Stelle, “era più responsabile far partire il governo, ma siamo pronti ad andare al voto a luglio”. Nella riunione di oggi con i fedelissimi, Berlusconi avrebbe parlato di una “consistente ipotesi di voto a luglio”. “Siamo pronti a votare subito e vi manderemo ancora una volta a casa”, dice il capogruppo della Lega al Senato Gian Marco Centinaio.

In stand by Cottarelli

All’ex commissario alla spending review è stata messa a disposizione per lavorare una stanza a Montecitorio, dove è arrivato a piedi ed è entrato da un ingresso laterale. L’obiettivo di Cottarelli era presentare entro venerdì il nuovo esecutivo al Parlamento per la fiducia. L’elenco dei ministri comprendeva nomi di prestigio al servizio delle istituzioni, come l’economista Guido Tabellini (Tesoro), il giurista Alessandro Pajno, presidente del Consiglio di Stato, Paola Severino, rettore della Luiss e già ministro della Giustizia nel governo Monti, Francesco Paolo Tronca, già commissario straordinario del Comune di Roma dopo il crollo della giunta Marino, Elisabetta Belloni, segretario generale della Farnesina e Anna Maria Tarantola, ex presidente Rai, Enrico Giovannini, già ministro del Lavoro per il governo Letta.