Incontro tra Donald Trump e Kim Jong-un: coreani volano negli Usa

Il summit tra Donald Trump e Kim Jong-un si terrà. Appuntamento il 12 giugno a Singapore. Intanto uno dei più alti funzionari del regime nordcoreano, Kim Yong-chol, è diretto a Washington per preparare l’incontro. Kim Yong-chol è arrivato all’aeroporto di Pechino e ha prenotato un volo per gli Stati Uniti dove incontrarà il segretario di Stato Mike Pompeo, con il quale ha parlato nelle scorse settimane a Pyongyang, in occasione della seconda visita del capo della diplomazia nel regime di Kim Jong-un. Kim è stato per anni a capo dei servizi segreti militari della Corea del Nord, ed è uno degli uomini più controversi del regime, accusato di essere dietro all’affondamento della corvetta sudcoreana Cheonan, nel quale morirono 46 marinai, e all’attacco all’isola di Yeonpyeong, entrambi risalenti al 2010. La sua presenza alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang in Corea del Sud, il 23 febbraio scorso, aveva fatto molto discutere. Noto per il suo sarcasmo, il generale era stato sanzionato in precedenza sia da Washington che da Seul. A Singapore, dove il summit dovrebbe tenersi il 12 giugno prossimo, a meno di nuovi colpi di scena, è arrivato nella serata un altro alto funzionario del regime, Kim Chang-son, che occupa una posizione assimilabile a quello di capo dello staff all’interno della gerarchia del potere di Pyongyang. Per lui sono previsti colloqui con la delegazione statunitense attesa a Singapore per discutere i dettagli relativi alla sicurezza del summit, guidata dal vice capo dello staff della Casa Bianca, Joe Hagin. In vista del possibile incontro tra Trump e Kim, Stati Uniti e Corea del Nord sono impegnati in discussioni al confine tra le due Coree. Dai colloqui in corso, ai quali partecipa anche l’ex ambasciatore statunitense in Corea del Sud, Sung Kim, oggi ambasciatore a Manila, ci si aspetta la stesura di un’agenda per il vertice del 12 giugno prossimo. Sempre al confine tra le due Coree, nello scorso fine settimana si sono incontrati per la seconda volta il leader nord-coreano e il presidente sud-coreano, Moon Jae-in, che si sono detti d’accordo a continuare i preparativi per il summit del 12 giugno prossimo a Singapore, nonostante la battuta d’arresto dei giorni precedenti. La settimana scorsa, Trump aveva prima annullato il summit per la “aperta ostilità” del regime di Kim, come scriveva in una lettera indirizzata allo stesso dittatore nordcoreano, e poi era tornato sui suoi passi, dopo un messaggio definito “cordiale e costruttivo” da parte di Pyongyang.