Decide tutto Di Maio a suo piacimento anche sulla Tav e sull’Ilva

Matteo Salvini sta per siglare un patto con Luigi Di Maio, un politico convinto di poter decidere tutto da solo. Il leader leghista fa ancora in tempo a sfilarsi. Il primo “incidente” è sulla Tav. “La Torino-Lione – ha affermato il nuovo socio salviniano – non serve più, poteva servire trent’anni fa, ora è inutile”. La senatrice leghista Anna Maria Bonfrisco sdrammatizza. “Eh, no, la Francia l’ha già finita”. Roberto Calderoli è infuriato. “Carta canta villan dorme. Il programma è il pilota automatico del governo. Ci abbiamo messo dieci giorni per scrivere il programma, non è che si può rimettere in discussione”. Via Bellerio è irritata non solo con Di Maio ma anche con Salvini che sta portando il partito a grillizzarsi. “Avrebbero potuto avvisarci. Se il buongiorno si vede dal mattino…”. L’uscita di Di Maio non è stata concordata. Sulla Tav e anche sull’Ilva le distanze restano abissali. In un post uscito sul Blog delle stelle si parla di chiusura dello stabilimento di Taranto. Ma sul contratto non si parla di “chiusura”. Il parlamentare Edoardo Rixi sottolinea che “nel contratto si parla di ambientalizzazione dell’Ilva che significa rendere gli impianti non inquinanti. Bisognerà sì ridurre l’impianto ambientale. Ma detto questo siamo un Paese evoluto che non si può certo fermare”. La Lega rischia davvero l’estinzione se porterà a termine questa operazione kamikaze grillizzante.