Berlusconi invita Salvini a riflettere: faccia saltare l’accordo con Di Maio

La Lega può ancora tornare sui suoi passi e salvarsi dall’essere il socio di minoranza dei grillini. “Se fossi nei panni di Salvini rifletterei bene prima di prendere una decisione definitiva…”. Così avrebbe confidato Silvio Berlusconi ai fedelissimi. Già si discute in Forza Italia di un posto da senatore che sarebbe pronto a liberarsi, per fare spazio al Presidente del partito, ora di nuovo candidabile. Se un parlamentare che ha ottenuto il seggio nell’uninominale desse le dimissioni, per una ragione qualsiasi, compresa quella possibile di un doppio incarico con un consiglio regionale, le elezioni suppletive darebbero questa possibilità all’ex premier. Ma le ricadute sono soprattutto su Matteo Salvini e sul suo nuovo alleato Luigi Di Maio. In casa azzurra in tanti sperano possa riaprirsi a sorpresa la partita. Giorgia Meloni chiede le elezioni e invita Matteo Salvini a ravvedersi. “La riabilitazione di Berlusconi rende più forte tutto il centrodestra, presumibilmente se noi tornassimo al voto e avessimo la fortuna di poter contare su un premio di maggioranza riusciremmo noi ad arrivare al governo spero che chi deve riflettere rifletta..”. L’invito è rivolto al leader delle Lega, più che consapevole di cosa pensano i suoi alleati in questo momento. “Berlusconi candidabile può valere almeno qualche punto in più se si dovesse tornare a votare, se fallisse la trattativa con Di Maio”, e a quel punto “l’obiettivo di superare il 40% e governare senza problemi sarebbe davvero a portata di mano, non avremmo contrasti sul programma e sul leader da trovare per guidare l’esecutivo…”, sono i ragionamenti che si fanno nello staff di FI. Se davvero Salvini dovesse rompere con Di Maio, sarà il leader della Lega a tornare a cercare l’alleato. Sia Berlusconi sia la Meloni sono certi che un eventuale esecutivo gialloverde avrà vita breve. A meno che Salvini non rifletta, chiami Arcore. E’ ancora in tempo per non perdere l’occasione della vita e salvare la Lega dall’irrilevanza.