Sport Diritti tv. Vince Sky: il bando di Mediapro va annullato

Vince la posizione di Sky sui diritti tv sportivi. Il bando di Mediapro va annullato con il rischio che la prima giornata di serie A, in programma il 19 agosto, non si veda in tv. Il giudice del tribunale civile di Milano sezione per le Imprese, ha confermato la sospensiva sul bando formulato da Mediapro per l’assegnazione dei diritti tv della serie A 2018-2021. Ha inibito Mediapro condannandola anche al pagamento delle spese legali per un importo di 15.600 euro. L’azienda non potrà procedere con la gara sulla base del bando attuale. Secondo il giudice Claudio Marangoni, l’assegnazione dei diritti di serie A dovrà essere rifatta riformulando un nuovo bando a causa di violazioni alla legislazione antitrust del documento di offerta attuale, proposto dal gruppo spagnolo. Le principali violazioni riscontrate dal giudice nel documento di offerta pubblicato da Mediapro per raccogliere le proposte dei broadcaster, riguardano soprattutto la formulazione dei pacchetti di partite “chiavi in mano” già comprensivi di evento e contenuti pre e post partita che limiterebbero la libertà di scelta dei singoli offerenti nel formulare le proposte per i diversi contenuti e servizi (tra cui la pubblicità). In più il bando era stato fatto senza cifre minime e contro le linee guida dell’Antritrust. Accolta totalmente la linea di Sky. Sky in una nota scrive. “La decisione del Tribunale di Milano ha confermato che era necessaria una verifica dell’aderenza del bando di Mediapro alle leggi italiane, facendo chiarezza a beneficio di tutti i partecipanti e creando i presupposti per la definizione della procedura di assegnazione dei diritti 2018-21 della serie A. Sky ribadisce di essere pronta come sempre a fare la sua parte con un’importante offerta che possa dare certezza a tutti gli appassionati e allo stesso tempo garantire il futuro dei club e di tutto il sistema calcio”.

Mediapro: il ricorso

L’azienda spagnola ha 15 giorni per fare ricorso. I club hanno dato un ultimatum, il primo, a Mediapro: 15 giorni per versare la fidejussione. Mediapro e Sky si erano già incontrate, probabile che si possano sedere intorno ad un tavolo nei prossimi giorni per tentare di trovare un accordo. Ma la pay tv parte con una posizione di forza, vista anche l’assenza di altri competitori in quanto Mediaset Premiun non c’è più. Malagò e Micciché avranno un ruolo importante nella mediazione. Nei mesi scorsi, la società spagnola aveva ottenuto con un’offerta di mille euro superiore alle richieste minime della Lega di serie A (un miliardo e 50 milioni a stagione) l’assegnazione dei diritti tv per il prossimo triennio. Sky, detentrice dei diritti fino alla stagione in corso, aveva chiesto alla Lega di considerare inammissibile l’offerta di Mediapro. Il giudice Carlo Marangoni le ha dato ragione.