Accordo tra Renzi e Salvini per un Governo centrodestra dem

Luigi Di Maio game over. Nel centrodestra a questo punto sarebbe pronta la svolta gestita da Silvio Berlusconi. L’unica vera soluzioni che la Lega avrebbe dovuto valutare sin dall’inizio: un patto con il Pd. Adesso i tempi sono maturi. Matteo Renzi ha scelto di riprendersi la scena. Poco importa all’ex premier la reazione del reggente Maurizio Martina che ha ammonito: “Dobbiamo stare molto attenti perché la corda può spezzarsi”. A dettare le regole è sempre lui insieme al giglio magico. Renzi è entrato a gamba tesa per frenare coloro che si stavano “consegnando” al M5S. “Avete visto come sono stato bravo da Fazio? Lui aveva il 14% di share e con me ha fatto il 22.5%” avrebbe osservato il capo parlando con i suoi. La rotta è tracciata: governo tecnico o istituzionale. Renzi punta ad un governo che lavori sulle riforme costituzionali. Il leader del Pd ne avrebbe già parlato con Silvio Berlusconi, ma anche con Matteo Salvini. I due ex avversari sono in sintonia. Il fiorentino non ha attaccato in tv il leghista. E’ stato solo Di Maio il bersaglio. Il senatore di Firenze è sicuro dei fatti suoi. “Io quella partita l’ho già vinta. Voglio vedere se Martina ha il coraggio di far votare qualcosa”. Su 209 membri del parlamentino i renziani erano 117, ma a questi bisogna sottrarre i 20 delegati di Franceschini e Fassino, i 9 di Martina, 2 veltroniani e 5 liberi. Gli orlandiani sono 32 e 14 i delegati eletti con Michele Emiliano. A Martina e compagni non resta che la via di una scissione oppure di rimanere nel Pd, sempre sotto il controllo di Renzi e seguire la via del “capo”. Il percorso è tracciato: un governo di scopo insieme a Salvini. Pochi punti, tra cui cambiare la legge elettorale con un premio di maggioranza e poi al voto nel 2019 o più tardi. Matteo Salvini