Milano rende omaggio alle visioni e alla creatività di Gaetano Pesce

Milano omaggia le visioni e la creatività di uno dei grandi maestri del design italiano, Gaetano Pesce. Presentata, presso gli spazi dell’Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele II, ‘Sedia Portaritratti’, l’installazione creata dal Maestro Gaetano Pesce che sarà collocata davanti all’ingresso dell’Accademia di Belle Arti di Brera per tutta la durata del Fuorisalone 2018. A illustrare i contenuti dell’iniziativa l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive, Moda e Design, Cristina Tajani con il critico d’arte Vittorio Sgarbi e il curatore Mattia Martinelli della galleria d’arte Robertaebasta.

“Un progetto che l’Amministrazione ha sostenuto con convinzione –commenta l’assessore alle Politiche del Lavoro, Attività Produttive, Moda e Design, Cristina Tajani – perché conferma il valore sociale del design e della cultura del progetto intesa come strumento di riflessione su valori fondamentali come l’uguaglianza e la valorizzazione delle differenze tra gli uomini. Portare al centro della settimana più creativa e impegnativa dell’anno un messaggio di impegno così forte è in sintonia con lo spirito della Milano che vogliamo sostenere e far conoscere nel mondo”.

Secondo il pensiero del Maestro Gaetano Pesce ‘Sedia Portaritratti’ è una delle opere che trattano il tema dell’uguaglianza e della valorizzazione delle differenze. Un’installazione costituita da una sedia di 4 metri sulla quale sono rappresentati circa 20 volti umani. Questo aumento di scala suggerisce come, ai giorni nostri, la ‘cultura degli oggetti’ sia in costante lievitazione e che questi, oltre ad una funzione pratica, affiancano una funzione espressiva. L’opera è l’ennesimo omaggio alla diversità che secondo il suo creatore è motore di comunicazione (“gli uguali non comunicano, invece lo fanno i diversi”). In un’epoca in cui quasi tutto è standardizzato e globalizzato, la tendenza alla differenza e all’unicità è ciò che fa avvicinare il futuro trasformandolo in largitore di progresso. L’uguaglianza tra le persone, le cose, le culture e le identità a cui aspiravano i pensatori del XIX e dell’inizio del XX secolo sono un traguardo profondamente superato. L’uguaglianza porta inevitabilmente alla noia e alla non comunicazione perché, avendo uguali pensieri e comportamenti, non ci resta evidentemente niente da dire. Per l’installazione “Sedia Portaritratti” si ringrazia, oltre alla galleria Robertaebasta, anche la galleria Salon 94 di NewYork – Jeanne Greenberg Rohatyn e Paul Johnson per la gentile concessione dell’opera di Gaetano Pesce.