Accordo tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini: Lega junior partner

L’accordo tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini risalirebbe a prima delle elezioni quando c’erano già stati contatti tra M5S e Lega. L’intesa si è materializzata per la presidenza di Camera e Senato. Il leghista ha preso più voti nel centrodestra ma singolarmente meno dei grillini. Matteo Salvini deve quindi lanciare l’Opa su Forza Italia e detonare FdI se non vuole davvero fare il junior partner del governo dei gialli.

La disputa riguarda la premiership

Se Salvini si porta dietro il centrodestra potrà andare a Palazzo Chigi altrimenti dovrà cedere il posto a Di Maio. “Io sono pronto a farmi da parte, fallo anche tu e convergiamo su un nome che vada bene ad entrambe”, ha affermato l’uomo in camicia verde al grillino. Di Maio non sarebbe convinto. Giancarlo Giorgetti ritiene che Di Maio non è in realtà disponibile a trattare. Del resto i grillini hanno mutuato la politica democristiana dei due forni. Se Salvini non ci sta, c’è sempre l’accordo con i dem su cui a sua volta il M5S hanno lanciato l’Opa. Il Pd derenzizzato è un possibile alleato in una trattativa a lungo termine.

Forza Italia

Alla fine gli azzurri potrebbero non essere ostili al percorso ipotizzato da Salvini. M5s e Lega possono possono fare maggioranza solida anche da soli. Di Maio non sarebbe disposto ad allargare a Berlusconi. “Per me farebbe meglio a ritirarsi dalla vita politica” ha dichiarato. Salvini avrebbe chiesto al Cavaliere di indicare una reggente per FI. In pratica Salvini punta a spaccare gli azzurri e a farli uscire dal berlusconismo.

I leghisti ritengano che nei gruppi parlamentari non tutti siano fedeli a Berlusconi. Dl resto c’è già il precedente di Alfano. Ancora più ardua la collocazione di Fratelli d’Italia. Rimanere all’opposizione con il solo Pd e, magari, con un pezzo di Forza Italia rischia di isolare la Meloni.

L’esecutivo dovrebbe essere figlio di un accordo tra Di Maio e Salvini sino alle Europee del 2019 concentrandosi su pochi punti fondanti e una nuova legge elettorale maggioritaria. Peccato per i grillini e per lo stesso leghista che non hanno fatto i conti con l’istinto di autoconservazione del Parlamento e con l’esempio di quanto avvenuto a Matteo Renzi. Sia Salvini sia Di Maio devono fare i conti con il palazzo e con gli italiani…ma anche con Silvio Berlusconi che di vite ne ha più di un gatto. Impossibile dimenticare che il centrodestra ha vinto nelle elezioni perché c’era dentro anche l’ex premier. Del resto di questo Salvini è cosciente.