Milano. Il Castello Sforzesco ospita il Novecento di carta

Fino al 1° luglio 2018, nell’ambito del palinsesto culturale Novecento Italiano, il Comune di Milano|Cultura e la Soprintendenza del Castello Sforzesco presentano i capolavori della grafica italiana del Novecento conservati nelle raccolte civiche e nelle collezioni di Intesa Sanpaolo, attraverso una mostra di disegni, stampe e libri d’artista dei più celebri maestri del secolo scorso. Un’occasione per mostrare al pubblico internazionale del Castello una selezione di lavori provenienti da un patrimonio straordinario (quasi un milione e mezzo di opere su carta in generale, di cui oltre 16.000 i soli fogli artistici del secondo Ottocento e Novecento), unico per qualità e varietà, e normalmente non visibile per ragioni conservative.

L’ultima esposizione di parte di questi tesori del Novecento risale al 1991 (“Da Modigliani a Fontana. Disegno italiano del XX secolo nelle Civiche Raccolte d’Arte di Milano”, presso il PAC|Padiglione d’Arte Contemporanea). “Novecento di carta” permetterà di ammirare oltre 200 esemplari grafici tra disegni, incisioni, stampe, libri d’artista, carte dipinte provenienti dalle ricchissime raccolte di opere su carta, custodite presso i musei, le biblioteche e gli archivi civici di Milano ed esposti nel luogo che per primo ha ospitato le istituzioni d’arte cittadine. Proprio dalle collezioni riunite al Castello Sforzesco infatti, grazie ad acquisti e donazioni fin dai primi anni del Novecento, si è costituito quell’ingente patrimonio culturale pubblico da cui sono derivate le diverse realtà museali della città, quali la GAM|Galleria d’Arte Moderna (inaugurata nel 1921 alla Villa Reale presso i Giardini Pubblici), il Museo del Risorgimento (dal 1951 a Palazzo Moriggia), il Museo del Novecento (inaugurato nel 2010 negli spazi dell’Arengario), il MUDEC|Museo delle Culture (aperto nel 2015 nell’area dell’ex fabbrica Ansaldo).

“Novecento di carta” è una galleria di lavori di 100 artisti allestita secondo una scansione cronologica per raccontare storie e tendenze che hanno attraversato il secolo breve: tra gli artisti rappresentati troviamo Alberto Martini, Carlo Carrà, Umberto Boccioni, Amedeo Modigliani, Mario Sironi, Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi, Luigi Bartolini, Lucio Fontana, Giuseppe Capogrossi, Marino Marini, Fausto Melotti, Renato Guttuso, Alberto Burri, Enrico Baj, Federica Galli, Michelangelo Pistoletto, Alighiero Boetti. Le opere (oltre 170) provengono dalle collezioni del Civico Gabinetto dei Disegni, della Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”, della Civica Biblioteca d’Arte, della Galleria d’Arte Moderna, delle Civiche Raccolte Storiche, del Museo del Novecento, del Centro di Alti Studi sulle Arti Visive, e si arricchiscono inoltre con un prestito delle collezioni di Intesa Sanpaolo di oltre 40 opere.

Sul percorso ‘antologico’ delle due sale espositive del Castello si ‘innestano’ inoltre dei focus tematici sulle singole collezioni grafiche: dalla raccolta di Vittore Grubicy de Dragon ai disegni della Grande Guerra, dai libri d’artista ai progetti di Roberto Sambonet e Luciano Baldessari per le Triennali del 1951 e del 1960, dalle opere di Bepi Romagnoni, Marino Marini e Lucio Fontana al realismo in bianco e nero degli incisori promossi da Giovanni Testori. La prima parte della mostra presenta il momento del passaggio al nuovo secolo e attesta l’aggiornamento che – anche nel campo dei linguaggi grafici – avvenne grazie all’apertura alle ricerche nord europee, rappresentate, ad esempio, da tavole di Rodin, Ensor, Munch, Brangwyn. Lo sguardo si concentra poi sulla sola arte italiana, approfondendo i confronti tra protagonisti molto diversi come Martini e Boccioni, indugiando sulle leggere matite di Modigliani, sulla policromia delle carte di Sironi e infine su alcune delle più celebri incisioni di Morandi. Il secondo Novecento rivela la straordinaria ricchezza delle esperienze di Fontana, degli Spazialisti e dei Nucleari, di Afro e Burri fino alla Pop Art di Schifano e Adami, all’Arte Concettuale e all’Arte Povera, con testimonianze, in particolar modo provenienti dalle raccolte di Intesa Sanpaolo, di Pistoletto, Merz, Paolini e Boetti, sempre attraverso la prospettiva delle carte, materiali privilegiati per tracciare in totale libertà segni e impronte e per elaborare sofisticate astrazioni grafiche.

In concomitanza della Giornata Mondiale del Disegno (proclamata dal Consiglio Internazionale delle Associazioni di Disegno Grafico), che si celebra ogni anno il 27 aprile, gli studenti del Liceo artistico Nanni Valentini di Monza saranno coinvolti in un’attività di “sintesi creativa”. Dopo l’esperienza di visita a “Novecento di carta” realizzeranno un invito cartaceo, personalizzato con il proprio contributo grafico, che sarà distribuito gratuitamente al pubblico del Castello come invito a visitare l’esposizione.

In occasione della mostra la Soprintendenza Castello, in collaborazione con l’Area Biblioteche, organizza “Milano Graphic Art”, due giorni di eventi dedicati alla grafica d’arte (12 e 13 maggio 2018). Si tratta di una due giorni di iniziative diffuse che, a partire dal Castello, si diffondono in tutta la città metropolitana. Oltre a grandi poli didattici come l’Accademia di Belle Arti di Brera e la Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello Sforzesco, sono diversi gli stampatori, le associazioni, gli incisori, e i disegnatori che hanno risposto ad una call accettando di aprire le loro aule, officine e studi, e che si sono resi disponibili a rispondere alle domande dei visitatori e a soddisfare le curiosità di grandi e piccini sui segreti e sulle alchimie del processo di produzione delle immagini attraverso matrici che poi stampano per ottenere multipli su carta.

La modalità che si è inteso privilegiare è quella dell’incontro diretto con gli artisti e con gli stampatori negli ambienti dove questi normalmente operano, entrando in dialogo sui temi della grafica nei suoi aspetti più materiali: dalla scelta della carta alla legatura del libro, dall’uso degli inchiostri fino al funzionamento dei torchi da stampa. Il torchio, dal tempo di Gutenberg, è giunto fino a noi in una gran quantità di varianti meccaniche, sopravvivendo anche all’avvento delle tecnologie digitali. Un capitolo d’eccellenza spetta naturalmente al libro d’artista, con la partecipazione di art director, piccoli editori e laboratori, che illustreranno momenti, processi e tradizioni della fabbricazione dei libri.

Infine la Soprintendenza Castello lancia, con la mostra Novecento di carta, il proprio canale Instagram. Sotto l’hashtag #castellosforzesco si contano più di 130mila foto caricate dalla community di utenti che giornalmente vive l’edificio e le sue collezioni. Si tratta di una ricchezza di immagini e contenuti che, veicolata dal canale @castellosforzesco, contribuirà alla conoscenza del patrimonio tangibile e intangibile del Castello. Il progetto è ideato da Electa con il coinvolgimento di sei studenti del Liceo artistico Nanni Valentini di Monza nell’ambito di un’esperienza di alternanza scuola-lavoro e con il coordinamento dell’Ufficio Sviluppo Musei e Comunicazione del Soprintendenza Castello.