Mario Biondi torna il 9 marzo con “Brasil” e con i due eventi unici di Roma e Milano

Milano. “È un progetto che nasce con due artisti sui generis: non li ho presi bene all’inizio ma poi mi son dovuto ricredere velocemente, perché sono di una professionalità estrema”. È la conclusione cui è arrivato Mario Biondi alla presentazione del suo nuovo album “Brasil” in uscita venerdì 9 marzo in Italia e il 23 in Germania, Francia, Spagna, Inghilterra, Brasile, Portogallo e Giappone; i due artisti sono Mario Caldato e Kassin che hanno prodotto a Rio de Janeiro questo album con la collaborazione dello stesso Biondi.

“La parte funky va molto forte in Brasile che ha ormai una musica contaminata – ha sottolineato – È una commistione di vari generi, dal samba, al jazz, alla bossa nova, anche se alla fine percepisci con chiarezza la sua radice e da dove viene, poiché il Brasile si sente molto forte”.

L’esperienza brasiliana ha toccato l’artista catanese. “Più l’ascolto e più mi riapproprio del percorso fatto con tutti gli artisti che ho seguito – ha ammesso – Sento il mio territorio che si avvicina ancora di più a quello di Al Jarreau”.

Il disco è molto diverso da quello che si poteva aspettare dopo il brano sanremese “Rivederti”. “Se potessi tornare indietro toglierei la versione bossa nova – ha affermato – In quella originale non riesco a trovare una dissonanza rispetto a questo progetto”.

Il progetto “Brasil” ha radici lontane. “Fra lo scegliere i brani e provinarli sono passati più di due anni – ha confermato – C’è voluto il tempo giusto per poter svolgere un lavoro di ricerca che doveva rappresentare il Brasile che ci piace; io sono uno istintivo, sono di pancia, e buona parte degli arrangiamenti mi appartengono e lo scambio con gli artisti brasiliani mi ha arricchito artisticamente”.

Il lavoro in studio con i musicisti brasiliani è stato molto particolare. “In studio sono meticoloso – ha rivelato – Durante le fasi lavorative i musicisti facevano molto caos ma non ho accusato queste parentesi perché erano personaggi davvero interessanti, sono nate delle conoscenze e ho imparato delle cose nuove”.

L’album contiene “Luiza” di Tom Jobim (“Prima o poi la canto, mi ero sempre detto: è un brano impegnativo ma sono contento di come è riuscito”), il nuovo singolo inedito “Devotion”, “On the moon” (“È caratterizzata da un potente funky con un po’ di elettronica”), la funky-soul “Felicidade” con i fiati a sostenere la ritmica, “Flor de lis” di Djavan trasformata in “Upside down”, “Eu sei que vou te amar” di Tom Jobim e Vinícius de Moraes qui diventata “It’s you I will always love”, “Jardin d’Hiver” di Henri Salvador, “Smooth operator” di Sade feat. Till Brönner (“Ha caratterizzato il periodo bello della mia vita, quando ero un giovanotto, un fascino e una grande eleganza che mi sono rimasti addosso: è diventato un elettro-swing particolare”).

Mario Biondi debutterà nei palasport con i due eventi unici il 17 maggio al Palalottomagica di Roma e il 20 al Mediolanum Forum di Assago a Milano. “È la prima volta che varco quelle soglie – ha osservato – Mi auguro che mi sorreggano le forze perché sono molto emozionato; farò cinque o sei brani di questo album, adatterò il mio repertorio alla brasiliana, mi riapproprierò di brani che avevo lasciate nel dimenticatoio, il palco sarà denso di strumenti vintage, con più chitarre, tastiere, percussioni, trombone, sax, flauto, tromba”.

Il 5 luglio, invece, all’Indigo at the O2 di Londra, avrà luogo la prima delle date in UK dove Mario Biondi tornerà il 24 ottobre a Manchester (Band on the wall), il 26 e 27 a Newcastle (Hoochie Coochie), il 28 a Glasgow (Oran Mor) e il 29 a Edimburgo (The Voodoo rooms), ma sarà impegnato in date all’estero per tutta la stagione estiva.

“In Inghilterra ho fatto già dei sold-out perché gli inglesi sono dei miei sostenitori – ha confessato – Ci sono sempre stati pochissimi italiani ma l’anno scorso erano di più e grazie per aver creduto in me”. Mario Biondi firmerà le copie di “Brasil” e farà quattro chiacchiere insieme ai fans, il 9 marzo a Roma (La Feltrinelli, ore 18), il 14 a Milano (La Feltrinelli, ore 18,30), il 22 a Palermo (La Feltrinelli, ore 18) e il 23 a Catania (La Feltrinelli, ore 18).