Box doccia: come sceglierlo di fronte all’ampio ventaglio di opzioni sul mercato

Quando arriva il momento di acquistare un box doccia e ci si affaccia al mondo dei bagni, ci si trova di fronte ad un panorama di prodotti che sono più di quello che una persona potrebbe aspettarsi. La scelta quindi non è semplice, per questo ecco qui una guida all’acquisto che può fare un po’ più di chiarezza.

I fattori da valutare nell’acquisto di un box doccia

Nell’acquisto di un box doccia vanno valutati innanzitutto alcuni fattori che vanno oltre al puro gusto personale, benché abbia un ruolo ovviamente importante. Ecco quali sono:

  • fattore estetico: lo stile del box doccia dovrebbe adattarsi allo stile del bagno, armonizzandosi con gli arredi.
  • Funzionalità: il prodotto in questione non è un complemento di pura bellezza, ma un qualcosa di cui si usufruisce realmente e che quindi deve essere fruibile.
  • Spazio: in base alla dimensione del piatto doccia e allo spazio a disposizione nell’ambiente, è importante scegliere il box doccia adeguato, con l’apertura che meglio si adatta ad eventuali ingombri esterni ed esigenze varie.

Tipologie di box per la doccia

Per scegliere il box doccia più adatto alle proprie esigenze, è opportuno conoscere i vari tipi di prodotti che ci sono sul mercato. Classifichiamoli in base alla forma, al tipo di apertura e al materiale.

La forma del box doccia nella maggior parte dei casi sarà regolare, quindi rettangolare o quadrato, oppure circolare. Non mancano comunque forme particolari come il pentagono o altro. In base alla collocazione nella stanza la doccia avrà due o tre lati. Il punto chiave per la scelta della forma da adottare è il piatto. Ci saranno quelli angolari perfetti per occupare uno spazio minimo e quelli liberi sui tre lati per chi ha maggiori centimetri a disposizione. In tutti i casi, i tipi di box si dividono per la forma, ma anche per il tipo di apertura. Ci sono quindi:

  • i box con le ante scorrevoli: utili in ambienti ridotti perché aprendoli le ante scivolano l’una sull’altra, occupando uno spazio davvero minimo.
  • Quelli con porte battenti: quindi dotati di cerniere che si aprono sia verso l’interno che verso l’esterno. Questa tipologia è molto elegante.
  • I box a soffietto: hanno ante che si piegano su se stesse.

I materiali dei profili e dei pannelli

In base al materiale dei profili si fa un’ulteriore distinzione:

  • profili cromati: con un rivestimento in cromo.
  • Verniciati: quindi adattabili alle cromie dell’ambiente.
  • Anodizzati: fatti in un tipo di alluminio sottoposto ad un particolare trattamento che lo rende più resistente.
  • PVC: leggero, versatile e resistente. Non è certo elegante come un anodizzato o un cromato, ma è una soluzione low cost e durevole.

I pannelli invece possono essere:

  • in vetro: una soluzione elegante, ma che richiede manutenzione, per evitare le macchie di calcare. La versione classica trasparente è molto luminosa e si adatta a qualunque ambiente, mentre quella stampata o serigrafata va valutata in base all’ambiente. Quando il vetro viene indicato come “temperato” significa che ha subito un particolare trattamento che lo rende molto resistente e anti-rottura. Se si parla invece “cristallo” si ha l’aggiunta di una percentuale di piombo, che ne esalta la brillantezza.
  • in PVC: il materiale è economico e resistente, anche se è sicuramente molto semplice e non propriamente elegante.
  • In acrilico: più pregiato del vetro e molto resistente.