Acquisto auto con fermo amministrativo: i casi in cui è possibile

acquisto auto con fermo amministrativo

Il settore delle compravendite auto e moto è piuttosto vivace in Italia. Anche nel 2018 si conferma il trend dell’anno precedente. Acquistare un’auto di seconda mano è una delle scelte più diffuse tra gli italiani. L’alternativa è il noleggio o l’acquisto dell’automobile. Quando si compra un’auto usata sono tanti gli aspetti da prendere in considerazione, dalle condizioni di usura della vettura, ai costi di gestione (assicurazione, bolli, tagliandi) ai consumi fino agli aspetti amministrativi.

Auto usata: il passaggio di proprietà

Quando si finalizza l’acquisto dell’auto si firma un contratto, si liquida il dovuto e avviene il trasferimento definitivo. Se l’auto ha un fermo amministrativo cosa succede? Se le forze dell’ordine fermano la vettura cosa accade? E’ sempre bene fare gli opportuni controlli per evitare inconvenienti. Cercando sul web alla voce acquisto auto fermo amministrativo, però si apprende che è possibile acquistare auto con fermo amministrativo. Proviamo a fare chiarezza. L’automobile gravata da fermo amministrativo si può vendere e anche acquistare. Chi compra deve essere messo a conoscenza dell’esistenza del blocco. Il venditore è obbligato ad informare l’acquirente prima di firmare il contratto. Altrimenti è possibile chiedere la risoluzione del contratto. E si può ricorrere al giudice per avere rimborsata la somma pagata a cui aggiungere anche il risarcimento dell’eventuale danno, dietro restituzione del mezzo. L’auto con il fermo amministrativo non può circolare.

Comprare le auto con il fermo amministrativo

Se l’automobilista non cancella il fermo amministrativo perde l’uso dell’automobile. L’auto non può essere neanche rottamata. Con il fermo in corso, la vettura non può essere radiata. In alcune Regioni italiane, anche con il fermo, si deve pagare il bollo auto. Chi non ha un garage dove lasciare la vettura deve rinnovare l’assicurazione nonostante il blocco.

Se però il fermo è stato iscritto per somme di valore non superiore alla quotazione del mezzo stesso, la concessionaria può comprare l’auto ed estinguere il debito con l’Esattore. A quel punto può rivendere l’auto di seconda mano ad un prezzo inferiore a quello di mercato e conseguire un utile.

Va anche precisato che chi compra un’auto con fermo amministrativo non eredita il debito. Non dovrà pagare le cartelle esattoriali insolute del venditore. Ma l’acquirente non può circolare con l’auto sottoposta a fermo amministrativo nonostantte il debito non sia suo. Il divieto rimane sino a quando il debito non viene estinto. L’acquirente dovrebbe aspettare, quindi, che il venditore estingua il debito per avere modo di circolare. Oppure il compratore potrebbe estinguere il debito del precedente proprietario e così tornare a circolare subito, salvo poi rivalersi su di esso per essere rimborsato.

Se si circola con un veicolo sottoposto a fermo si rischia una multa di 776 euro sino ad un massimo di 3.111 euro, con la confisca dell’auto. Tuttavia non si rischia un procedimento penale, ma si perde l’auto. L’acquirente può controllare se l’auto ha un fermo chiedendo al Pra una visura sull’automobile semplicemente indicando il numero di targa. La verifica può essere fatta anche attraverso un’agenzia pratiche auto. Chiunque può chiedere questa verifica. Sul web ci sono diverse aziende che si occupano della compravendita di auto che sono nelle condizioni di fermo amministrativo. Così come delle concessionarie. Affidandosi a professionisti onesti e seri sarà possibile verificare nello specifico se la determinata vettura con fermo amministrativo è acquistabile o vendibile, a condizioni economicamente vantaggiose.