Roma. Campidoglio: assolta vice capo Gabinetto vicario

La Corte dei Conti del Lazio ha assolto il vice capo di Gabinetto vicario del Campidoglio, Gabriella Acerbi, citata in giudizio con l’accusa di danno erariale avanzata dalla procura regionale della stessa Corte, in merito all’affidamento in proroga del servizio di gestione delle mense sociali per il periodo dal 2011 al 2015. La Corte ha ritenuto insussistenti le ipotesi di danno legate alla mancata effettuazione delle procedure di gara, alla presunta assenza di controlli sul corretto espletamento dei servizi e quindi all’ingiustificato pagamento dei contributi ai soggetti affidatari (Associazione Astalli, Comunità di S. Egidio, Cooperativa Roma Solidarietà, Esercito della salvezza, Istituto Don Calabria).

I giudici contabili hanno riconosciuto che il servizio per la gestione delle mense, in favore di soggetti in condizioni di disagio economico-sociale, per sua natura può essere sottratto all’espletamento di una gara, configurandosi il sostegno del Comune come contributo e non come corrispettivo dei servizi erogati. Inoltre, il costo a carico di Roma Capitale era inferiore a quello di qualunque altra prestazione analoga (refezione scolastica, mense presso le case di riposo, prezzo base di un pasto indicato da Anac) e persino inferiore al prezzo di aggiudicazione della gara poi espletata a dicembre 2016 per lo stesso servizio.

Non è suffragato da prove, infine, il mancato controllo sulle prestazioni richieste: anzi, tale controllo viene attestato dalle verifiche formali e sostanziali ordinate dai dirigenti capitolini. La condotta della dottoressa Acerbi e dell’Amministrazione, secondo la Corte, non ha quindi prodotto un danno erariale ma un vantaggio per il Campidoglio, che ha potuto godere di condizioni economiche più favorevoli di quelle di mercato evitando l’interruzione di un servizio fondamentale per la collettività.