Il centrosinistra tallona il M5S: Renzi pronto a superare i grillini

matteo renzi in tour

Man mano che si avvicinano le elezioni politiche del 4 marzo si consolida il dato del centrodestra come prima coalizione e unica in grado di vincere le elezioni. Gli ultimi sondaggi politici Demopolis attestano questo trend. La partita rimane aperta per il secondo posto tra dem e grillini. Considerando poi la naturale alleanza post elettorale tra Renzi e Grasso, il M5S rischia di essere marginale.

Sono i numeri ad avvalorare l’analisi. Il M5S è il primo partito italiano con il 29,2%. Il Pd renziano cala ma, grazie alla coalizione di centrosinistra, sale nel computo totale portandosi al 27%, solo 2.2% sotto al movimento di Grillo. Sommando il 6.5 di Leu il centrosinistra allargato tocca il 33.5%. Peccato davvero per la Sinistra che non sia stato in grado di ricucire lo strappo.

Demopolis registra per Luigi Di Maio un +0,2% che lo porta al 29,2%. Il rischio reale che i grillini, stretti nella morsa del voto utile, perdano terreno nelle urne. Matteo Renzi con la coalizione potrebbe tranquillamente superarli. A dargli una mano Silvio Berlusconi che sta demonizzando il movimento pentastellato.

Il Pd ad oggi sarebbe al 23,5%. La coalizione di centrosinistra arriva a toccare il 27% grazie alle liste Insieme, Bonino e Lorenzin che, sommate, fanno 3,5%. Dall’altro campo l’obiettivo 40% è alla portata a spese dei grillini. Berlusconi, Salvini, Meloni e centristi registrano un +0,1% per un totale del 36,3% a -3.7% dalla cifra che garantirebbe la governabilità. Forza Italia resta è il partito che primeggia con il 15,6%, la Lega di Salvini è dietro con il 13,8% e medita di superare gli azzurri. Il 5% netto va a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. I centristi dovrebbero essere all’1,9%. Sia Fi sia i centristi hanno ampio margine di crescita e potrebbero colmare il 3.7% che manca per l’obiettivo 40%. In fondo si trova il movimento Liberi e Uguali che registra un lusinghiero 6.5% ben lontano dal 10% che sarebbe un grande successo per Pietro Grasso e compagni.