Antonio Cassano scommette ancora sul suo futuro da giocatore

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Il derby contro il Genoa risale al maggio 2016. Per Antonio Cassano il tempo da calciatore si è fermato in quella gara che potrebbe essere stata l’ultima della sua carriera. “Spero di no” ha dichiarato alla stampa sportiva in queste ultime ore il talento di Bari vecchia. Oggi Fantantonio per scelta è un padre a tempo pieno. Dopo avere lasciato Verona, per lui nulla più. Ma il pugliese si sente ancora un calciatore. A leggere i Bookmakers Online appare difficile rivedere in campo il talentuoso giocatore, ma c’è chi scommette che lui possa dare ancora tanto al calcio.

Cassano: quale futuro

All’eterno Peter Pan sono giunte numerose proposte in questi ultimi tempi, soprattutto da formazioni di Serie B, incluse squadre liguri e toscane che gli avrebbero consentito di rimanere vicino alla sua famiglia. Ma Cassano pare non se la sia sentita di scendere di categoria. Nonostante sia fuori forma e con 35 anni suonati, Antonio Cassano si allena tutti i giorni e attende una chiamata che possa riaccendere il suo entusiasmo, riportarlo in campo a correre per un obiettivo importante.

Dopo 19 anni di carriera, tra alti e bassi e molte cassanate, per il calciatore è il momento di prendere una decisione. Le offerte dall’estero, anche piuttosto vantaggiose sul piano economico, non lo attirano più di tanto. Ci sono anche squadre che lottano per la salvezza, dal Crotone al Benevento, che sarebbero interessate ad assicurarsi le sue prestazioni. Cassano farebbe comodo a qualsiasi squadra, anche al suo Bari, ma non è semplice trovare l’alchimia giusta. Un Cassano demotivato non gioverebbe a nessuno, neanche al Cagliari o a qualsiasi altra formazione in lotta per la permanenza in Serie A.

Lui continua a ripetere: “sono un calciatore perché mi alleno ogni giorno, ma non ho richieste soddisfacenti. Tutti pensano che abbia smesso e che non ce la faccia più… Beh, non è vero: lavoro più ora di prima e, se arrivasse l’opportunità che mi fa felice, sarei pronto”. Cassano due volte al giorno va in un campo a Carasco e segue il programma del suo ex preparatore Tibaudi. Primo allenamento alle 9.30 e successivo alle 14.30. Nel mezzo la vita da papà modello. Ma lui di appendere le scarpe al chiodo non vuole proprio saperne. Arrivasse la chiamata dal Genoa, pare sarebbe pronto a mettersi subito gli scarpini e tornare a correre, a regalare gol. Anche la Samp non sarebbe una destinazione impossibile, nonostante come sia andata a finire tra lui e il club di Ferrero. Troppo presto per mettere la parola fine a questa storia così importante. C’è da scommettere che si sentirà ancora parlare di Antonio Cassano, si spera per le sue prodezze in campo e non per le sue intemperanze e stravaganze.