Corteolona e Genzone. Capannone a fuoco: rischio danno ambientale

pompieri in azione

E’ andato a fuoco un capannone industriale di 2 mila mq lungo la provinciale 31 a Corteolona e Genzone in provincia di Pavia. Una colonna di fumo nero ha avvolto la Bassa pavese. Un centinaio di persone è stato evacuato, in via precauzionale, dalla Cascina San Giuseppe, frazione di Inverno e Monteleone investita in misura maggiore dalla nube scaturita dal rogo.

A Cascina San Giuseppe l’Arpa ha posizionato il campionatore ad alto volume per il monitoraggio degli inquinanti, che consente di rilevare l’eventuale presenza di diossine e ipa (idrocarburi policiclici aromatici), potenzialmente cancerogeni. Nell’incendio stanno bruciando plastica, pneumatici e altri materiali di scarto.

Il sindaco di Corteolona e Genzone, Angelo Della Valle, e quello di Inverno e Monteleone, Enrico Vignati, hanno raccomandato ai cittadini di non uscire di casa se non strettamente necessario, di non sostare all’aperto e non aprire le finestre, oltre che di non utilizzare, in via precauzionale, prodotti dell’orto. “Siamo in allarme per la nube, ovviamente tossica, visto che stanno bruciando pneumatici e plastica, che si è sprigionata dall’incendio – ha dichiarato Vignati -“Noi sindaci della zona siamo stati contattati a due ore dall’inizio dell’incendio da un funzionario dell’Arpa il quale, considerato il rischio ambientale, ci ha chiesto di monitorare il paese”.

Il capannone risulta essere in disuso da tempo, ma i residenti raccontano di aver visto, negli ultimi mesi, camion entrare e uscire scaricando materiale. Nel vertice convocato in piena notte in Comune a Corteolona tra i sindaci e gli enti preposti all’ambiente e alla sicurezza, si è discusso anche del fatto che, almeno per ora, non sono stati trovati i documenti di legge relativi a questo capannone e al suo contenuto. Tra questi documenti, anche i classamenti per gli eventuali rischi o un piano per eventuali incidenti rilevanti. I vigili del fuoco e l’Arpa stanno valutando l’eventuale pericolo ambientale, le indagini non escludono l’ipotesi di un gesto doloso alla base del rogo, che i pompieri stanno faticando a domare anche per problemi di approvvigionamento idrico. I vigili del fuoco devono anche affrontare l’eventualità che il tetto del capannone, di lamiera, possa crollare da un momento all’altro, a causa dell’intensissimo calore cui è sottoposto da ore.