Scandicci. Rosario Giangrasso uccide la moglie Dao poi tenta il suicidio

Rosario Giangrasso

Femminicidio alle porte di FirenzeRosario Giangrasso ha ucciso la moglie e poi ha tentato il suicidio. A chiamare i Carabinieri è stata la figlia sedicenne riferendo che il padre era ferito e la madre non si trovava.

L’omicidio è avvenuto in un immobile a Scandicci. L’omicida è Rosario Giangrasso, 53 anni, giardiniere, muratore, con una vita tormentata dai problemi psichici ed economici. Il cinquantenne era ferito avendo tentato di togliersi la vita con un coltello preso dalla cucina dopo avere strangolato la moglie con una fascetta elettrica e dopo averla colpita a bastonate.

Dopo avere ucciso la moglie, il muratore l’ha trascinata a letto e l’ha nascosta sotto un piumone. L’uomo ha lasciato un biglietto in cui accusa diverse persone e istituzioni di averlo abbandonato e ringrazia un parroco e altri amici che lo hanno seguito. A quanto si apprende la moglie voleva la separazione. La coppia ha due figli di 16 e 14 anni.

A peggiorare la situazione economica già precaria e a scatenare la rabbia di Giangrasso ci sarebbe stato – a quanto riferiscono i vicini – un imminente sfratto. Avrebbe dovuto lasciare la casa dove abitava da due anni. La moglie Dao, 44 anni, di origine tailandese, abitava con il marito e i due figli. Con un coltello l’omicida si è tagliato le vene, ma il tentativo di suicidio non è riuscito, portato in ospedale è fuori pericolo. Il giardiniere è piantonato in ospedale in stato di arresto per omicidio volontario. La famiglia era seguita da tempo dai servizi sociali di Scandicci. L’uomo a luglio si era arrampicato sulle impalcature del Duomo di Firenze per richiamare l’attenzione sulle sue difficoltà economiche. Nel 2013 era salito su un traliccio. Un’altra volta si presentò con un cartello all’ospedale di Torregalli, dichiarandosi disposto a vendere un rene per mantenere la propria famiglia. Ora il tragico epilogo.