Dal calcio alla politica. George Weah presidente della Liberia

E’ arrivata l’ufficialità. Inizia la carriera politica di George Weah eletto presidente della Liberia. L’ex stella del Milan si è imposto al ballottaggio presidenziale. George Weah ha vinto con il 61,5% battendo il rivale Joseph Boakai, vice presidente uscente, che ha ottenuto il 38,5%. L’ex rossonero si insedierà il 22 gennaio.

E’ stato un mito per il calcio. Unico africano che ha vinto il Pallone d’Oro nel 1995. Entrato in politica alla fine del conflitto è stato battuto al secondo turno delle presidenziali del 2005 da Ellen Johnson Sirleaf, prima donna eletta capo di Stato in Africa, poi candidata alla vice presidenza nel 2011.

Nel dicembre 2014 è stato eletto senatore staccando uno dei figli di Sirleaf. Weah ha scelto come vice Jewel Howard-Taylor, ex moglie dell’ex signore della guerra e presidente Charles Taylor, una senatrice rispettata. George Weah sostiene che “tutti sono amici di Charles Taylor”. Il neo presidente non ha contatti con l’ex presidente, condannato nel 2012 dalla giustizia internazionale a 50 anni di carcere per crimini contro l’umanità e crimini di guerra nella vicina Sierra Leone.

Nel corso della guerra civile, Weah aveva chiesto all’Onu di salvare il suo Paese. Come ritorsione, i ribelli gli avevano bruciato la casa di Monrovia e preso in ostaggio due cugini. Membro dell’etnia kru (prevalente in Liberia) non faceva parte pertanto dell’elite discendente dagli ex schiavi americani che dominano tradizionalmente la vita politica, George Weah ha visto la sua vita sconvolgersi una prima volta nel 1988, a 22 anni, grazie ad Arsene Wenger. Allora allenatore del Monaco, il commissario tecnico francese lo sottrasse al Tonnerre Yaounde’, in Camerun, facendolo venire a Monaco. Da lì iniziò una carriera calcistica stellare.

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