Boom hoverboard. Attenzione però a limitazioni e disfunzioni

I regali tecnologici vanno per la maggiore anche durante le festività di fine anno del 2017. In cima alla lista dei prodotti più acquistati figurano gli hoverboard. A trainare le vendite anche i prezzi più contenuti rispetto al passato. Si riesce a trovare un discreto hoverboard con meno di 200 euro se si opta per il modello base a due ruote autobilancianti. La famiglia degli hoverboard si è notevolmente ampliata, anche in Italia, con prodotti similari ed accessori dai kart agli scooter elettrici, dai monopattini alle bighe.

Hoverboard: come e dove circolare

E’ importante in fase di acquisto dell’hoverboard documentarsi sulle normative vigenti. Attualmente il Codice della Strada non regolamenta la materia. Pertanto chi usa il monopattino elettrico o l’hoverboard rischia di incorrere in una sanzione se lo impiega su pista ciclabile, su strada o su marciapiede. Il prodotto può circolare in spazi al chiuso e comunque privati. In effetti li si vede scorazzare soprattutto nei centri commerciali. E’ pur vero che non esiste una segnaletica che indichi il divieto di usare questo mezzo elettrico per la mobilità della persona. Eppure il divieto esiste e chi non lo rispetta rischia una multa. Gli stessi produttori informano, nel libretto delle istruzioni, sulle limitazioni in vigore. L’articolo 190 del CdS al comma 8 recita che “la circolazione mediante tavole, pattini o altri acceleratori di andatura é vietata sulla carreggiata della strada”. La contravvenzione, in caso si venga fermati, ammonta a 25 euro, importo che si riduce a 17 euro se si paga entro 30 giorni dalla multa. Va precisato che gli hoverboard e i veicoli con caratteristiche similari non sono illegali ma hanno però delle limitazioni. La loro circolazione è consentita soltanto in aree privati e/o in spazi ritenuti idonei. Colui che contravviene al regolamento può vedersi comminata una sanzione di 25 euro a cui si potrebbe anche sommare la contravvenzione per assenza di assicurazione, non presenza di targa, mancato pagamento di bollo e assenza di recquisiti di un motoveicolo o ciclomotore. La cronaca italiana riporta di un utilizzatore di hoverboard che ha dovuto pagare una multa da 1200 euro, quale somma di più contravvenzioni. Si tratta naturalmente di casi estremi. Si attende che il Codice della Strada venga aggiornato e regolamenti anche gli hoverbaord, prodotti la cui diffusione è massiccia. In attesa che ciò accada è sempre meglio attenersi alle norme vigenti.

Hoverboard: perchè a volte non funziona

L’acquirente deve fare anche i conti con alcune disfunzioni che si presentano in diverse condizioni. Hoverboard non funziona per via di problemi riconducibili a difetti di fabbricazione che hanno portato all’arrivo nei negozi di apparecchi elettrici con problemi. Negli ultimi anni grazie ai maggiori controlli, sul mercato sono arrivati prodotti più sicuri ed affidabili. Le anomalie più frequenti si riscontrano sulla batteria ricaricabile che alimenta gli hoverboard. La batteria al litio è infiammabile e può risultare pericolosa se l’assemblaggio è approssimativo. E’ bene valutare attentamente questa caratteristica quando lo si acquista. Chi compra modelli dotati di batterie di elevata qualità evita di imbattersi in anomalie come la batteria che non carica. Una buona batteria da hoverboard è durevole, soprattutto in presenza di un corretto impiego, non facendo un uso eccessivamente prolungato del prodotto. Se un hoverboard non funziona molteplici potrebbero essere le cause. In caso di anomalie nelle risposte ai comandi, incluso spegnimenti improvvisi, solitamente bisogna sostituire la scheda madre o riparare l’accelerometro o altre componenti dell’hoverboard.

Prima di ricorrere al centro assistenza si può provare con il tasto di reset. Quando si compra l’hoverboard bisogna sincerarsi delle garanzie fornite in caso di guasti, dei tempi e delle modalità di assistenza. Anche in Italia sono molto diffusi esperti nella riparazione di ogni tipologia di modello e di marca. Si consiglia di investire qualche euro in più in fase di acquisto per evitare disservizi derivanti da prodotti di scarso valore.