E’ stato ufficialmente sciolto il partito di Angelino Alfano

Angelino Alfano rimane senza partito. Dai proclami del Nuovo Centro Destra ad Alternativa Popolare fino alla scissione. L’ex delfino di Silvio Berlusconi scompare dalla scena politica. Il sonoro ko in Sicilia ha certificato la dissoluzione della sua formazione di centro. Il Ministro ha deciso di non ricandidarsi e oggi è arrivato anche lo scioglimento del partito votato all’unanimità nel corso dell’ultima direzione nazionale.

Ap: separazione consensuale

Ufficialmente si è trattato di un “patto di consultazione per il futuro” con tanto di separazione consensuale, ma le tensioni sono evidenti. “Continueremo a sostenere il governo Gentiloni fino all’ultimo minuto di legislatura. Dopodiché, strade separate”, ha annunciato il vice presidente dei deputati Ap Sergio Pizzolante. I gruppi parlamentari centristi non subiranno modifiche. Del resto lo scioglimento delle Camere è imminente, si ipotizza entro la fine dell’anno.

Il partito, stimato attorno al 2,8%, si smembra. Maurizio Lupi vira a destra, Beatrice Lorenzin a sinistra. Roberto Formigoni bussa alla porta di Forza Italia e Fabrizio Cicchito verso il centrosinistra così come Giuseppe Castiglione. Chi chiede di entrare nel Pd non confluirà nel partito ma dovrebbe dare vita alla lista centrista di supporto come chiesto da Matteo Renzi.

“Da domani partono gli incontri per una forte proposta moderata di centro nella coalizione di centrodestra e penso agli interlocutori come Fitto, Tosi, Zanetti ma anche Parisi o Cesa, perché sarebbe irresponsabile non mettersi insieme”, spiega Lupi sottolineando come, “nell’impossibilità di una scelta autonoma”, tale forza politica sarà nella coalizione di centrodestra.

Angelino Alfano