Ventimila ragazzini milanesi vivono in povertà assoluta
L’ipotesi di un minore povero su dieci ha trovato purtroppo conferma. Solo a Milano sono almeno 20 mila i bambini che vivono in condizioni di povertà assoluta. La Fondazione Cariplo per volontà del suo presidente Giuseppe Guzzetti ha lanciato il progetto “QuBì” (“Quanto basta”) che punta ad intervenire sulle statistiche di povertà infantile milanese. Esaminando le misure di sostegno a chi ha bisogno, previste per gli abitanti del capoluogo lombardo, emerge un mondo popolato da 55 mila persone, 20 mila famiglie. Sono 9.433 i nuclei familiari bisognosi con bambini e 19.703 i minori interessati. Famiglie costrette a vivere con un reddito annuo medio di 8.300 euro, supportato da contributi pubblici di 1.400 euro.
La mappa, tracciata in collaborazione con il Comune, rileva che diverse vivono nella periferia sud-ovest Barona-Lorenteggio e nord: Quarto Oggiaro, Affori, Bruzzano, Comasina. Molte famiglie indigenti abitano anche nelle abitazioni popolari della zona San Siro, al Corvetto, e a ovest della circonvallazione esterna. Sono nuclei familiari con bambini ai quali mancano tra gli 8 mila e gli 11.200 euro annui per raggiungere almeno la soglia di povertà. Sono bambini che devono rinunciare a sport, cultura, cibo, sanità.
Il piano Qubì. Fondazione Cariplo ha investito i primi 12 milioni di euro, ai quali si sono aggiunti i 5 milioni offerti da Fondazione Vismara, i 3 di Intesa Sanpaolo e i 300 mila euro donati da Fondazione Fiera. Per l’obiettivo dei 25 milioni ne mancano 4,7 che dovranno arrivare “da aziende e cittadini”, secondo l’invito dei promotori. Il modello di intervento punta su “attivazione delle reti e coinvolgimento della città a tutti i livelli” in modo da fare arrivare le risorse in modo mirato, agendo in sinergia e assumendosi funzione di raccordo rispetto ad altre misure.
QuiBì ha già finanziato il primo Emporio Caritas in città, due hub del Banco alimentare e un progetto di Fondazione Pellegrini e Spazio Aperto Servizi che offre ai nuclei familiari in povertà la possibilità di inserirsi sul mercato del lavoro e avere un alloggio temporaneo.
