Roma. Via libera alla riforma dei cartelloni pubblicitari

La Giunta Raggi ha approvato la delibera conclusiva dell’iter per i Piani di localizzazione degli impianti pubblicitari, lo strumento attuativo che descrive una mappa dei cartelloni pubblicitari autorizzati in ogni Municipio di Roma. Un obiettivo importante per la legalità, perché per la prima volta consentirà di avere un regime di concessione certo e trasparente, che si concretizza in una riduzione consistente dei cartelloni che passano dagli attuali 28 mila a circa 15 mila, mentre la superficie espositiva passa dai 166 mila metri quadrati a poco più di 61 mila metri quadrati.

Per contrastare l’abusivismo, nella nuova banca dati ogni impianto avrà una “carta d’identità” con ubicazione, tipologia, formato, proprietà, il valore reale in canone e tributi certi per le casse dell’Amministrazione. Una svolta importante per il decoro che conclude un percorso che ha visto la partecipazione delle Sovrintendenze, nel rispetto delle aree monumentali e storiche di Roma, del Codice della strada e del Piano regolatore generale, dei cittadini e delle associazioni, e che si è conclusa negli ultimi due mesi con l’attività dei Municipi che hanno espresso le loro osservazioni, tutte con parere favorevole. Un esame che i Consigli municipali hanno condotto con grande impegno, all’esito del quale è stata ulteriormente ridimensionata la superficie espositiva dell’1% rispetto alla precedente.

Grazie a questo provvedimento entra a pieno regime una nuova fase della gestione dell’impiantistica pubblicitaria a Roma basata su uno strumento di pianificazione organico e duraturo redatto su base territoriale e in grado di rappresentare e comprendere la specificità dei diversi ambiti urbani. Dopo il ridimensionamento dei maxi-cartelloni, l’approvazione consentirà di disciplinare il mercato pubblicitario con regole certe – tra le quali il divieto vigente di pubblicità sessiste, violente e che usano il corpo femminile -, di contrastare il fenomeno dell’abusivismo, di mettere al primo posto la tutela della qualità ambientale sull’intero territorio, una stabile programmazione delle entrate, oltre al rispetto dell’immenso patrimonio storico-archeologico di Roma. Nei piani sono, inoltre, previsti anche appositi circuiti per i servizi e per la manutenzione e riqualificazione urbana. L’ultimo atto sarà la predisposizione dei bandi sulla base delle linee guida e delle norme di attuazione tecnica che saranno predisposte dall’Amministrazione.

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