Paolo Sarpi è la prima social street di Milano, iscritti anche i cinesi

Migliaia di milanesi sono iscritti a 76 social street attive su Milano. Si tratta di luoghi virtuali dove si condividono esperienze, notizie in un ecosistema di scambio. Il Comune e i Municipi lavorano per intercettare il vicinato 2.0. “Milano è in testa da sempre nella classifica delle social street, con uno scarto significativo rispetto alle altre città: è anche l’unica dove, dal 2013, non c’è stata flessione, con nuove social street sempre più motivate”. A rilevarlo Cristina Pasqualini, ricercatrice di Sociologia della Cattolica.

Le social street sono anche qualcosa di concreto. La condivisione di post su una pagina Facebook si è trasformata in un’interazione reale con iniziative sportive, sostegno a chi ne ha bisogno, soluzioni a problemi concreti. Paolo Sarpi è la prima social street di Milano, che adesso conta anche iscritti cinesi, o come a NoLo, il quadrante a nord di Loreto, tra viale Monza e quella via Padova. Paolo Sarpi conta oltre 10 mila iscritti. C’è chi cerca come riparare un ferro da stiro e chi organizza incontri sociali. Ecco cosa scrive un utente. “Io e la mia compagna abbiamo deciso di aprire le porte della nostra casa, in via Borsieri, per organizzare periodicamente delle cene “sociali”, un po’ come succedeva un tempo nelle ringhiere milanesi. Sono sempre state delle serate molto divertenti e dove si incontrano persone davvero in gamba! Vorrei invitarti alla prossima cena, giovedì 16 novembre alle 21. Perché non ti unisci a noi?”.

Una dopo l’altra, le pagine di quartiere, hanno regolamenti per evitare le discussioni. La sfida è quella di smettere di lamentarsi e fare qualcosa di propositivo. Sono benvenuti i post che propongono soluzioni. Si tratta di un nuovo canale di comunicazione con le istituzioni. Le social street sono gruppi informali e la loro natura non va mutata. La giunta Sala lavora per intercettare le social street per inserirle in un registro delle associazioni informali. Sono 28 le social street iscritte. Obiettivo coinvolgere tutte le “realtà liquide” della città.

Paolo Sarpi Milano