Roma. Al lavoro la consulta cittadina sulla sicurezza stradale

La Consulta cittadina per la Sicurezza stradale ha presentato le prime 101 proposte. Tra queste: riorganizzazione di via Amba Aradam, bande rumorose su via Cristoforo Colombo e via Aurelia, nuove pedane alle fermate dei bus, miglioramento della segnaletica. La Consulta lavora per rendere Roma più sicura: per i pedoni, i ciclisti, gli automobilisti e i motociclisti. Proposte frutto concreto dei primi quattro mesi di lavoro che hanno visto, per la prima volta in Italia, sedere allo stesso tavolo circa 150 esperti, tra componenti istituzionali (Ministeri, Regione, Assessorati e Dipartimenti, Municipi, Forze dell’Ordine), enti pubblici (ACI, ANCI, Anas, Astral, Università e Ordini professionali, strutture sanitarie), associazioni di categoria e rappresentanze dei Cittadini.

Tra le 101 proposte messe sul campo si parla anche di interventi sulla viabilità e la segnaletica, di nuove pedane di attesa per aspettare il bus in tutta sicurezza, bande rumorose, lungo i margini delle corsie poste al lato di via Cristoforo Colombo e di via Aurelia. E ancora: interventi sulla Tangenziale Est, come la riorganizzazione della manovra di confluenza tra i veicoli in uscita dalla galleria della Nuova Circonvallazione Interna, in direzione San Giovanni e quelli, in arrivo da via Tiburtina, diretti all’autostrada A24. La Consulta ha proposto un intervento di riorganizzazione dell’intera sede stradale di via Amba Aradam, con nuovi spazi dedicati alle corsie riservate al trasporto pubblico, con il rifacimento della segnaletica orizzontale sull’intero asse stradale e la rimozione della pedana di fermata bus oggi presente al centro della carreggiata in corrispondenza di Largo Amba Aradam.

Ogni anno, entro il 31 ottobre, attraverso un percorso strutturato, ciclico e continuativo, i lavori della Consulta sono finalizzati all’elaborazione del documento di “Osservazioni e Proposte” e all’individuazione delle “Azioni prioritarie” da sottoporre all’Amministrazione, che può tenerne conto in sede di attuazione del Programma Straordinario – nel breve, medio e lungo periodo – e, relativamente alle azioni da finanziare nell’immediato, nella definizione delle somme da mettere in bilancio per l’anno successivo.

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