Il graffito polistrato dedicato alla storia di Potenza

Entra nel patrimonio culturale del capoluogo il primo graffito polistrato dedicato alla storia di Potenza. L’opera dell’artista lucano Franco Corbisiero – intitolata “Potenza 1860” – è dono del Circolo Lions Club di Potenza Pretoria al Comune, con il patrocinio di Regione Basilicata, Provincia, Apt, Riba, Unpli e Pro Loco di Potenza e verrà installata sulle mura dell’edificio di via Orazio Petruccelli, immediatamente prospiciente alla Piazza Mario Pagano.

Il graffito polistrato nasce da una tecnica antica rielaborata dal Maestro Giuseppe Antonello Leone, di cui Corbisiero è stato discepolo, ed è oggi trasferita agli allievi della Scuola di Graffito di Montemurro, nata sotto il nome del suo fondatore. L’opera di Corbisiero, ispirata ad un’immagine di Bartolomeo Pinelli, disegnatore e grafico italiano che si è dedicato alla illustrazione di svariati aspetti della cultura, della storia e tradizioni del popolo italiano, ritrae i difficili giorni dell’anno 1860 in cui, partendo da diversi paesi della regione per giungere alle porte di Potenza qualche ora prima del 18 agosto, si sollevò la ribellione lucana contro i Borboni.

Museo Archeologico Provinciale di PotenzaL’installazione del graffito nasce dall’attuazione, fortemente voluta e sostenuta dai Lions, di un progetto dedicato alla Città presentato dall’Associazione Culturale Pietre Volanti, di cui Corbisiero è fondatore e presidente dal 2012, rispondendo a un bando del Circolo di Potenza Pretoria finalizzato all’animazione del Centro storico. L’Associazione è stata premiata per la singolarità e interesse del progetto con il quale ha suggerito lo studio storico e la realizzazione artistica di una serie di graffiti polistrato da collocare in luoghi simbolo per raccontare eventi e tradizioni particolarmente significativi della storia di Potenza e promuoverne la conoscenza.

Il progetto intende sposare arte e cultura con le origini, la storia e le tradizioni della Città e dell’intera Regione, per valorizzare anche in chiave turistica il grande patrimonio legato al capoluogo in modo che lo stesso divenga una risorsa permanente della Basilicata.