Vaginite: che cos’è e come curarla

La vaginite è un’infiammazione della vagina accompagnata da sintomi come bruciore, prurito e perdite di liquido di colore bianco. Esistono diversi tipi di vaginiti, a seconda delle cause che li provocano. Ovviamente ogni tipo di vaginite avrà un suo protocollo di cura.

Tipologie di vaginite

La vaginite può essere di origine non infettiva, dunque non causata da un batterio ma da un uso sbagliato dei detergenti intimi. Un prodotto con un PH troppo aggressivo spesso è causa di infiammazioni. Anche la secchezza vaginale, che a volte si manifesta durante il periodo della menopausa e la consguente caduta estrogenica, può provocare un fenomeno infiammatorio. L’alterazione della flora batterica, che vive in colonie nelle mucose vaginali, con una crescita del numero degli agenti patogeni rispetto a quello dei lattobacilli, è causa della vaginite batterica al pari dei rapporti non protetti. Può esserci, infine, una vaginite parassitaria, che si trasmette con rapporti sessuali consumati senza l’uso del preservativo. Va affrontata con grande attenzione perché il parassita che la provoca, denominato Trichomonas Vaginalis, può espandersi fino alle vie urinarie attraverso l’utero.

Vaginite, ovvero la candidosi vaginale: cause

Come si è visto la vaginite può avere diverse cause scatenanti. A volte capita che si generi confusione pensando che la vaginite sia esclusivamente una patologia causata dalla candida. La vaginite da candida o candidosi vaginale è una delle tipologie di vaginite, non l’unica. E’ provocata da un fungo, volgarmente detto candida, il cui nome scientifico è candida Albicans, che è anche il più comune tra quelli che causano le infezioni. Del fungo candida vi sono circa 150 specie, solitamente vivono nell’ambiente intestinale ma possono essere presenti anche sull’epidermide o nelle mucose. Non sempre tali funghi causano infezioni, nella maggior parte dei casi convivono pacificamente con l’organismo senza causare patologie, per questo motivo vengono definiti “commensali”. Il nome dell’infezione causata dalla candida varia a seconda della zona in cui compare. Nelle vie orali causa la candidosi orofaringea, volgarmente chiamata “mughetto”. Quando il focolaio si presenta all’interno della vagina si è in presenza di una vaginite da candida. I sintomi sono anche in questo caso il prurito, nella zona interessata dal fungo, il dolore durante la minzione, arrossamento, bruciore e perdite di liquido. Quando avviene il salto di qualità del fungo commensale? In situazioni di stress psichico o fisico. Un organismo sottoposto ad una patologia o ad un problema di natura psicologica, spesso conseguenza del problema fisico, favorisce la formazione di un ambiente immunosoppresso. Cosa vuol dire? Che le difese immunitarie si abbassano e il fungo muta, da commensale si trasforma in “opportunista”, proliferando e scatenando l’infezione. Per questo può capitare di trovarsi di fronte a vaginite da candida in seguito ad una cura incentrata sull’uso di antibiotici. Gli antibiotici hanno la potenzialità di trasformare il fungo, rendendolo opportunista, ossia mutandolo da spora ad ifa. Anche un’alimentazione a base di lieviti e zuccheri può essere un fattore non trascurabile nell’innescare l’aggressività della candidosi. I pazienti diabetici o i soggetti che hanno parenti che soffrono di tale patologia hanno molte possibilità di sviluppare la candidosi, al apri dei grandi utilizzatori di biciclette e moto, e di quanti indossano frequentemente vestiti sintetici, come i costumi da bagno che solitamente utilizzano un tassello di tessuto sintetico in corrispondenza delle parti intime.

La cura, farmaci e rimedi naturali

E’ necessario intervenire con una terapia a base di farmaci e rimedi naturali per provocare una reazione dell’organismo, alzando il livello delle difese immunitarie affinché l’organismo stesso provveda alla propria guarigione, autonomamente. Sarà lo specialista, dopo una visita accurata e gli opportuni esami, a formulare la diagnosi e a prescrivere la terapia più adatta. Come si è detto, la vaginite non va trascurata. L’espansione del fungo in altre zone dell’organismo può essere una delle conseguenze di una sottovalutazione del problema. Ai farmaci si possono abbinare anche dei prodotti naturali che hanno la finalità di prevenire la proliferazione del fungo. Uno dei rimedi naturali consigliati è sicuramente l’estratto di semi di pompelmo. Si tratta di un antibiotico naturale oltre che di un antibatterico molto efficace da assumere durante i pasti. I probiotici sono molto utili e consigliati per dare beneficio alla flora batterica. Contribuiscono all’innalzamento delle difese immunitarie da parte dell’organismo. Tra tutti i probiotici, quelli in spore sono particolarmente efficaci perché giungono all’interno dell’intestino inalterati, sviluppando dieci miliardi di batteri utili al nostro organismo.