Al via, a Giardini Naxos, il Taormina Gourmet

  Ha aperto i battenti l’annuale edizione di Taormina Gourmet. La kermesse spalmata in tre giorni, dal 21 al 23 ottobre, si svolge nelle varie sale del maestoso Hilton Hotel di Recanati a Giardini Naxos. Alle 11:00 un inizio di fuoco su vari fronti: Vino, Birra e cibo. Alla Sala Pitagora, in cattedra il poliedrico ed esperto conoscitore del mondo delle birre, Lorenzo D’Above (nella foto), conosciuto come Kuaska. Con lui un viaggio romantico ed affascinante a Bruxelles, Belgio, dove volti e luoghi si fondono in un prodotto della natura che il lavoro duro e sapiente di uomini e donne viene fuori con profumi e sapori mai uguali e sempre entusiasmanti per il popolo dei seguaci della birra artigianale di qualità. Le birre proposte nella degustazione sono le “Lambìc” e Kuaska, sottolinea che si chiamano così e non birre. Subito dopo con i suoi divertenti racconti ricchi di aneddoti e immagini davvero suggestive, entusiasma gli astanti con la descrizione delle Lambìc servite dai sommelier dell’AIS. Le prime due sono, rispettivamente, una Gran Cru di 3 anni e una Gueze di 4 anni. Si prosegue sempre con un’altra Lambìc Cantillon, ma stavolta con una deliziosa variante: le uve di Merlot, diraspate e leggermente pressate e fatte fermentare insieme. Si conclude la spumeggiante degustazione con una Lambìc italiana, il giovane Nicola Coppe ci sorprende presentando lui stesso il progetto che ha accompagnato la Lambìc “Asso di Coppe”, che ha l’aggiunta di frutta: ciliegia marasca e corniola. A seguire, stessa sala, ore 13:00, il vulcanico Kuaska, ci porta a spasso per l’Europa a scoprire le “Birre senza frontiere”. Dal Belgio all’Austria/Slovenia, da Malta alla Germania e all’Inghilterra, per un viaggio strepitoso con degustazione guidata. L’intervento di un produttore belga, con traduzione simultanea dello stesso Kuaska, poi, ha impreziosito ancor più il laboratorio del gusto con un assaggio, inaspettato e interessante, dei malti che usa per la sua birra. Tra le numerose Masterclass in svolgimento, nota di riguardo “Alla Scoperta di quattro terroir” con Riccardo Cotarella, nome che non ha bisogno di presentazioni e che ha fatto conoscere le peculiarità di quattro territori diversi dove si produce vino di alta qualità. Interessante la parte gastronomica alla “Sciara”. La talentuosa giovane chef milanese che ha scelto di vivere e lavorare in Sicilia, Valentina Gallo, del ristorante “Il Tiranno” di Siracusa. La sua proposta è stata la Lampuga macerata in olio EVO, poi coperta di sale grosso ed infine con una macerazione gentile in aceto servita con fiore di cappero: strepitosa. In abbinamento un buon rosato del Salento da uve Primitivo. A seguire, a cura del Consorzio del Parmigiano Reggiano, un’interessante degustazione del prezioso formaggio di quattro stagionature diverse: 12, 24, 36 e 48 mesi. In abbinamento un Franciacorta Satin e tre rossi: Nero d’Avola, Syrah e Amarone. A conclusione, ore 19:00, una menzione speciale la meritano i produttori della F.I.V.I. (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti), capitanata dalla vulcanica presidente Matide Poggi, eletta “Regina del Bardolino”. I dodici vini in degustazione sono stati accompagnati dalle storie di vita vera e vissuta dei singoli produttori presenti, che hanno emozionato per la passione e la cura profusa finalizzata a produrre vini di qualità diversi e, spesso, in controtendenza che li rendono unici. Dalla Lombardia alla Sicilia, dal Veneto alla Calabria, dal Lazio alla Puglia, questi vini hanno sorpreso e, non poco, i fortunati partecipanti alla degustazione. E’ stato un inizio folgorante grazie anche all’organizzazione impeccabile dello staff di Cronache di Gusto, il noto giornale on-line, che si occupa da anni di enogastronomia con professionalità e competenza. Complimenti e buon proseguimento a tutti i componenti della testata giornalistica, sicuri che i due giorni a seguire saranno ricchi di sorprendenti novità.