Verso l’indipendenza. Unità di elite dei Mossos scortano Carles Puigdemont
Carles Puigdemont avrebbe rotto gli indugi. La risposta a Mariano Rajoy non è più dialogante. Ad anticiparlo La Vanguardia. La Catalunya dichiarerà l’indipendenza, annullando la sospensione, se il Governo di Madrid non tratterà ed attiverà la procedura dell’articolo 155. Lo stesso Mariano Rajoy avrebbe già replicato parlando di “ricatto inaccettabile”.
Falliti i tentativi di mediazione
Mariano Rajoy e Pedro Sánchez avevano proposto a Puigdemont nuove elezioni regionali per evitare l’avvio del 155. Ma l’arresto di Jordi Sànchez e Jordi Cuixart e l’imminente messa al bando di Anc e Òmnium ha di fatto rotto i ponti tra Madrid e Barcellona. A quanto si apprende è stata rafforzata la scorta del presidente catalano con un’unità di elite dei Mossos per evitare che Puigdemont possa essere arrestato. I tempi per l’approvazione del 155 al Senato spagnolo possono essere da una a due settimane.
E’ ufficiale la rottura tra Barcellona e Madrid
Il presidente della Generalitat catalana ha trasmesso la lettera di risposta al premier spagnolo in cui precisa che verrà dichiarata l’indipendenza se persisterà l’assenza di dialogo e se la Spagna attiverà l’articolo 155 della Costituzione per commissariare la Catalunya. Barcellona va ora allo scontro con Madrid. Lo spazio per la mediazione sembra davvero ridotto al lumicino.
Non si è fatta attendere la replica di Madrid. “Il governo procederà con i mezzi previsti dall’articolo 155 della Costituzione per restaurare la legalità nell’autogoverno della Catalogna”. Sabato un consiglio dei ministri straordinario deciderà le misure da prendere per “proteggere l’interesse generale degli spagnoli e in particolare dei catalani” e che andranno sottoposte al Senato: si va dunque verso la sospensione dell’autonomia regionale.