Milano. La trasformazione edilizia dell’immobile comunale di via Novara 75

Teatro, cinema, bistrot, aree comuni all’aperto. Si modella il progetto di trasformazione edilizia dell’immobile comunale di via Novara 75, assegnato in concessione trentennale gratuita all’impresa sociale “Mare” tramite bando pubblico. Il capannone in disuso sarà ristrutturato e riadattato, a cura e spese di “Mare Srl”, per diventare un centro culturale e di servizi aperto alla cittadinanza, con rilevanza e respiro internazionali.

Milano Palazzo MarinoLa Giunta ha dato il via libera al progetto avviando le procedure per il rilascio della garanzia fideiussoria da parte del Consiglio comunale. Una volta ottenuta l’approvazione alla fideiussione dal Consiglio, la società concessionaria potrà procedere al più presto con l’avvio dei lavori, il cui costo complessivo è valutato in circa 12,3 milioni, che non solo permetteranno la realizzazione di un centro a funzione polivalente di interesse collettivo e capace di attrarre artisti da ogni parte del mondo, ma che incrementeranno anche il valore stesso della struttura.

L’impresa sociale “Mare” si è anche impegnata a promuovere l’attività culturale applicando, in alcuni periodi dell’anno e in occasione di eventi particolari, tariffe agevolate concordate con l’Amministrazione, oltre che a mettere lo spazio a disposizione del Comune per lo svolgimento di attività ed eventi aperti al pubblico.

Il nuovo polo culturale formerà un unicum progettuale con quello, distante solo 300 metri, di Cascina torrette di Trenno (già gestita da Mare e adiacente alla realizzazione di housing sociale “Cenni di cambiamento”), con l’obiettivo di creare una filiera per la nascita di un distretto culturale nella zona, ma aperto a tutti i milanesi. Se la Cascina continuerà a garantire l’accessibilità ad un’utenza molto variegata per età ed interessi, in via Novara l’offerta sarà principalmente tarata sulle proposte artistiche e culturali – che varieranno dal teatro alla danza, dal cinema ai concerti fino all’arte visiva – anche attraverso il coinvolgimento e la collaborazione con compagnie e singoli artisti stranieri, nonché con le associazioni attive nel quartiere.