Con lo stesso Eurofighter il capitano Orlandi aveva fatto altri voli di presentazione

E’ il momento del dolore per l’Arma azzurra. Per Gambettola. Per Cesena. Per Terracina. Per tutta l’Italia. Migliaia di persone hanno espresso il loro dolore per la tragica morte di Gabriele Orlandi. Era un ragazzo predestinato. A 18 anni era entrato in Aeronautica. Aveva voltato con i più bravi top gun anche negli Stati Uniti. Era lui stesso uno dei migliori piloti italiani e mondiali. A soli 36 anni la vita di Gabriele Orlandi si è fermata di fronte a centinaia di persone incredule. Di fronte agli occhi della propria fidanzata.

Aveva prestato servizio come allievo ufficiale di complemento alla base di Cervia ma nel 2001, dopo aver superato il concorso, era entrato in Accademia. Aveva due lauree. Era nato per pilotare i caccia. Aveva accumulato centinaia di ore di volo. Era in servizio al reparto di sperimentazione di Pratica di Mare. Avendo anche volato con l’Eurofighter nel 36° Stormo di Gioa del Colle».

Tradito dal suo Eurofighter?

Guasto meccanico. Malore. Errore umano (ipotesi poco probabile). Cosa sia successo ieri lo stabilirà una doppia inchiesta sia civile sia militare. Con lo stesso aereo il capitano di Cesena aveva effettuato tantissimi voli di presentazione in Italia. L’Eurofighter è un caccia tra i più avanzati al mondo. Si tratta di un bimotore di quarta generazione. Tocca i 2.400 km orari di velocità ed è in grado di competere alla pari con i caccia russi e statunitensi. Ai comandi di un Eurofighter Orlandi si era esibito di recente a Ravenna (il 10 luglio). “Cieli blu” scrivono i suoi colleghi. RIP aggiungono in tanti.

Gabriele Orlandi