Come ottenere un risarcimento per malasanità e quali procedure seguire

Come ottenere risarcimento malasanità Troppo spesso, ormai, si sente parlare di malasanità e il numero di persone coinvolte in errori medici è in continuo aumento. Per poter fare una richiesta di risarcimento è fondamentale che si segua un percorso ben specifico. In molti, però, non sanno bene come muoversi in circostanze del genere. Bisogna innanzitutto specificare che ogni caso si differenzia per gravità della situazione, che varia in base al livello di colpa di chi commette l’errore. È possibile distinguere due categorie:

  • colpa lieve: sono inclusi tutti quei danni la cui colpa è dovuta a negligenza e distrazione
  • colpa grave: fanno parte di questa categoria tutti quei casi il cui danno è provocato dall’incompetenza dell’équipe medica

  Per fare chiarezza sull’iter da seguire quando ci si imbatte in un caso di malasanità esponiamo tutto ciò che bisogna fare per poter ottenere un risarcimento.  

Affidarsi alle mani di un avvocato esperto in malasanità

Per poter fare correttamente una perizia e quindi confermare l’accaduto come caso di malasanità, e quindi passare alla richiesta di risarcimento nei confronti dell’organo competente (medici, infermieri o la stessa struttura sanitaria), è bene non sbagliare, affidandosi ad un avvocato o studio legale specializzati proprio in questo tipo di casi. Le spese per un caso di malasanità potrebbero essere ingenti ma, trattandosi di argomenti così delicati, la cosa migliore da fare è affidarsi a uno studio legale in grado di affrontare la questione e che abbia, quindi, già in precedenza affrontato e vinto cause del genere. In questi casi spesso lo studio legale chiede solo la copertura dei costi vivi, e la parcella sarà una percentuale del risarcimento ottenuto, a causa conclusa favorevolmente.  

Assicurarsi che l’errore sia dovuto a negligenza o errore medico diagnostico

Non sempre i casi che riteniamo di malasanità possono essere considerati tali – se si denuncia un caso la cui causa non è da attribuirsi ad errori medici c’è il rischio di incorrere in multe molto salate – per cui è fondamentale che la documentazione del paziente dimostri la responsabilità medica. Per poter fare ciò, è necessario avere:

  • Cartelle cliniche
  • Lastre e certificati
  • Risultati di esami e/o visite
  • Ricevute delle visite eseguite

Si può inoltre chiedere opportuni chiarimenti ai responsabili del danno subito oppure direttamente al direttore sanitario della struttura in cui si è stati sottoposti ai trattamenti che hanno provocato il danno. Una volta raccolta tutta la documentazione necessaria, bisogna sottoporla alla valutazione di un medico legale, il quale si occuperà di verificare se il caso in questione è dovuto a errore/negligenza o se non vi è la presenza di un danno per malasanità.  

Fare la domanda di risarcimento

A questo punto, se tutti i fattori analizzati saranno a favore della vittima, l’avvocato consiglierà di procedere con la richiesta di risarcimento malasanità. Una volta fatta domanda di risarcimento, possono presentarsi diverse eventualità:

  1. Anche la controparte ha confermato l’errore medico: in questo caso si può procedere ad un accordo economico per via extragiudiziale, ovvero senza la necessità di ricorrere agli organi giuridici competenti
  2. La controparte non dichiara l’errore commesso o non si è giunti ad un accordo risarcitorio: in questo caso si procede con un tentativo di mediazione presso gli organi competenti all’interno del territorio riconosciuti dal Ministero della Giustizia
  3. Tentativo di mediazione fallito: in quest’ultimo caso, ci si rivolgerà a un giudice per una causa civile

 

Entro quanto tempo posso fare richiesta di risarcimento?

La denuncia per ottenere un risarcimento in caso di malasanità può essere effettuata entro 10 anni dalla scoperta dell’errore e non dal momento in cui si è verificata la causa che ha provocato il danno. Ovviamente, però, prima si agisce prima si potranno ottenere dei risultati concreti.