Paura a San Marco in Lamis dopo l’omicidio dei contadini Luigi e Aurelio Luciani

La mattanza di San Marco in Lamis è uno degli agguati più sanguinari della guerra di mafia in Puglia e in Italia. Fa ancora più paura per la crudeltà dimostrata dai sicari che hanno eliminato oltre al “bersaglio” il suo autista ma soprattutto due contadini solo perché testimoni scomodi.

Terrore a San Marco in Lamis

omicidioL’obiettivo era il boss Mario Luciano Romito. Ucciso anche il cognato Matteo De Palma, che gli faceva da autista. Le altre due vittime sono degli innocenti, uccisi solo perché si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato. Sono i fratelli Luigi e Aurelio Luciani di 47 e di 43 anni.

I contadini viaggiavano su un Fiorino Pick up. Dopo aver assistito all’omicidio, sono fuggiti ma sono stati inseguiti dai sicari. Uno dei fratelli è morto nell’auto, l’altro è sceso dal mezzo ed avrebbe tentato di fuggire a piedi ma dopo aver percorso solo pochi metri è stato raggiunto dai killer e ucciso.

Una pioggia di fuoco con kalashnikov, pistola e fucile a canne mozze. La strage si colloca in nuova faida tra clan del Gargano che, con i morti di oggi, conta 17 vittime nel 2017 più 2 lupare bianche. Domani in città arriva il Ministro Marco Minniti.