Successo per “Tosca” al Teatro Antico di Catania

  Gran pienone e applausi a scena aperta al Teatro Antico di Catania per il nuovo, prestigioso allestimento di Tosca realizzato e prodotto dal Teatro Massimo Bellini. Il capolavoro pucciniano, tra i titoli in assoluto più amati dal pubblico del teatro d’’opera, sarà ancora in scena in replica martedì 1 agosto (con inizio alle ore 21). Lo spettacolo è inserito nel circuito Anfiteatro Sicilia, promosso dall’’Assessorato Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo e dall’’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’’Identità siciliana. Un successo annunciato per uno spettacolo che intendeva esaltare la secolare tradizione dell’opera scritta da Giacomo Puccini all’apice della fama, aprendo il Secolo Breve con una partitura che, pur rappresentando un evidente omaggio a Verdi, anticipa sonorità straordinariamente moderne, precorritrici delle opere di Richard Strauss e Alban Berg. Andato in scena per la prima volta il 14 gennaio del 1900 a Roma, il capolavoro di Puccini mette infatti in musica con estrema creatività e spirito di innovazione il perfetto libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, tratto a sua volta dal celeberrimo dramma della gelosia di Victorien Sardou La Tosca, portata al trionfo da Sarah Bernhardt. L’edizione catanese si pone appunto nel solco di una visione tradizionale, aderente al contesto storico. Regia, scene e costumi sono di Renzo Giacchieri, che ha firmato memorabili allestimenti, uno per tutti quello dell’’Aida messa in scena in Egitto a Luxor sullo sfondo delle Piramidi. Giacchieri restituisce la sontuosa atmosfera delle Roma papalina, scossa dai primi moti liberali, per narrare una vicenda di gelosia, amore e morte, sullo sfondo dei sontuosi monumenti vaticani, dalla Chiesa di Sant’Andrea della Valle in cui Puccini ambienta il drammatico Te Deum dell’atto primo, a Palazzo Farnese in cui si consuma il tragico confronto da Tosca e il capo della polizia Scarpia, fino agli spalti di Castel Sant’Angelo da cui precipita l’eroina dopo la fucilazione dell’amato pittore Mario Cavaradossi. A conquistare il pubblico un’esecuzione vibrante sostenuta con alta professionalità dall’Orchestra e dal Coro del Teatro Massimo Bellini, guidati dal podio da un direttore di chiara fama come Valerio Galli, con l’importante contributo del maestro del coro Ross Craigmile. Nel terzetto principale, nomi di spicco quali il soprano Elena Rossi, che ha cesellato il personaggio di Floria Tosca, il suo impeto e i suoi abbandoni, con belle sfumature e sensibile aderenza al dettato pucciniano. E ancora il tenore Enrique Ferrer, intenso e volitivo nel ruolo di Cavaradossi, ardente artista, amante e  patriota, mentre il baritono Lucian Petrean ha tratteggiato con sapienza l’odioso personaggio di Scarpia, il vile ricatto sessuale imposto a Tosca e il turpe inganno consumato ai danni degli amanti. Completavano in bellezza il cast Francesco Palmieri (Cesare Angelotti), Aldo Orsolini (Spoletta), Alessandro Vargetto (nei due ruoli del sagrestano e di Sciarrone), Mario Sapienza (il carceriere). Le voci bianche erano quelle del Coro Interscolastico “Vincenzo Bellini”, diretto da Daniela Giambra; a dare voce al “pastorello” Marta Consoli che si alternerà nelle repoliche con Giuliana Marletta.