Che cos’è, a cosa serve e come si usa il misuratore di pressione

Il misuratore di pressione è un apparecchio biomedicale che si utilizza, come dice il termine, per misurare la pressione arteriosa. L’antenato dei moderni apparecchi elettronici come misuratore pressione è lo sfigmometro di fine Ottocento. Anche se il funzionamento di questo dispositivo è relativamente semplice, soprattutto nel caso del tipo elettronico, ha un’importanza clinica enorme. Conoscere la pressione arteriosa di un paziente è importante, specialmente in presenza di alcune patologie. Pensiamo per esempio all’ipertensione, uno dei disturbi più diffusi nel mondo occidentale. Il misuratore di pressione è uno strumento fondamentale per avere un valore altamente preciso, sia in ambito ospedaliero,  sia per controlli di routine a casa propria.

La pressione arteriosa: come funziona il corpo umano

Avere a casa un misuratore pressione è sempre utile, soprattutto in caso vi siano persone con problemi che soffrono di pressione alta. La pressione arteriosa è sostanzialmente la forza con la quale il sangue viene spinto nei vasi sanguigni Essa dipende da quanto il cuore pompa e dalla presenza di eventuali resistenze che si oppongono  al libero scorrimento di sangue. Il cuore, nel corso della vita, pompa 190 milioni di litri di sangue. Quindi un quantitativo notevole: questa forza è stato calcolato potrebbe sollevare di tre metri una portaerei. Ogni volta che il muscolo cardiaco si contrae invia il sangue nell’aorta, che si dilata e si contrae in relazione alla quantità di sangue. Questo meccanismo permette di regolare in modo efficace la pressione del sangue.

Come funziona il misuratore elettronico

Il modello manuale classico prevede anche l’auscultazione del cuore, per determinare la pressione. I nuovi misuratori di pressione invece effettuano automaticamente calcoli basati sulle misurazioni oscillometriche. Questi strumenti sono davvero semplici da utilizzare, non richiedono quindi particolari capacità mediche. Proprio per questo motivo, questi apparecchi sono utilizzati comunemente a casa, per le persone che richiedono un monitoraggio frequente e periodico della pressione arteriosa. Gli apparecchi elettronici per misurare automaticamente la pressione, possono essere da braccio oppure da polso. Essi forniscono di solito la misurazione della pressione sistolica, quella diastolica ed il battito cardiaco. Per la pressione arteriosa, la scala di riferimento è il millimetro di mercurio (indicato dalla sigla mmHg).

I valori

La pressione massima indicata dai misuratori per la pressione dipende dalla quantità di sangue espulso ad ogni contrazione e dall’elasticità delle arterie. Di norma la pressione massima (o pressione sistolica) è di 120 mmHg. Se la pressione massima è alta rispetto al normale, significa che le arterie si sono ristrette o che l’elasticità delle stesse è minore: in sostanza il sangue ha difficoltà a scorrere normalmente. Una volta svuotatosi il cuore, inizia a riempirsi di nuovo (si parla di diastole). In questa fase il sangue nelle arterie diminuisce e quindi anche la pressione ha un valore minimo. Si parla di pressione minima, oppure diastolica. La pressione minima dipende dalla resistenza che il flusso di sangue incontra nei tessuti periferici. Quanto più lentamente si abbassa questo valore, tanto più il sangue fluisce a fatica. In sostanza, quando il valore della pressione minima è superiore a 80 mmHg, significa che ci sono delle difficoltà.