A Milano e a Torino il festival MITO SettembreMusica

Torna a Milano e a Torino dal 3 al 21 settembre il festival MITO SettembreMusica, guidato da Anna Gastel, presidente e da Nicola Campogrande, direttore artistico. Per l’undicesimo anno consecutivo dalla fondazione, il festival unisce in musica le due più grandi città del Nord Italia.

Mito: il calendario

MitoIn programma 140 concerti (70 per ogni città) dei quali ben 69 ad ingresso gratuito, tutti con programmi appositamente ideati e proposti da alcuni dei più importanti musicisti del panorama internazionale, alternati alle forze musicali torinesi e milanesi di maggior prestigio.

Piazza del Duomo e piazza San Carlo, anche quest’anno gli stessi spazi simbolici delle due città del festival, si trasformeranno, il 9 settembre a Torino e il 10 a Milano, in un gigantesco palcoscenico per MITO Open Singing: un evento in occasione del quale tutti potranno diventare cantori unendosi al coro-guida (il Coro Giovanile Italiano), e a mille coristi radunatisi in piazza, per intonare i brani in programma, sotto la guida del direttore specializzato nella pratica dell’open singing, Michael Gohl.

La serata d’apertura del festival, il 3 settembre al Teatro alla Scala di Milano e il 4 al Teatro Regio di Torino, è affidata alla Gustav Mahler Jugendorchester diretta da Ingo Metzmacher con la partecipazione del pianista Jean-Yves Thibaudet. Il concerto, intitolato Quattro paesaggi, introduce al tema del festival proponendo quattro differenti modalità musicali di relazionarsi alla Natura. In programma, la prima esecuzione in Italia di This Midnight Hour di Anna Clyne oltre al Concerto per pianoforte di Gershwin, all’ouverture di Dvo?ák Nel regno della natura e alla suite da Daphnis et Chloé di Ravel, che evoca una Grecia immaginaria.

Nei fine settimana si concentra la programmazione per i bambini (dai due anni) con spettacoli e concerti pensati per loro, come l’olandese Cellostorm, in cui si narrano le avventure di un piccione solitario in cerca di amici (9 e 10 settembre); Play (16 e 17 settembre), dedicato alla prima infanzia, e d’Orfeo (in coproduzione con il Festival della Letteratura di Mantova) per raccontare ai più piccoli il capolavoro di Monteverdi nel 450° anniversario della nascita del compositore (16 e 17 settembre).

Il programma del Festival percorre un arco temporale di oltre mille anni di musica. I compositori viventi eseguiti sono 115, con 10 prime esecuzioni italiane di Rautavaara, Tan Dun, Clyne, Ducros, Paulus, Korvits, McGowan, Andres, Dessner, Fairouz, che fanno capolino tra il canto ambrosiano, Vivaldi, il Classicismo, il Romanticismo, le scuole nazionali, il Novecento. Sono addirittura 7 le prime esecuzioni assolute, con brani, tra gli altri, di Gianluca Cascioli, di Pärt Uusberg, di Virginia Guastella (commissioni di MITO SettembreMusica), di Nicholas Bacri e il battesimo de Il canto della fabbrica di Francesco Fiore, composto su invito della Fondazione Pirelli per il violino di Salvatore Accardo e l’Orchestra da Camera Italiana dopo la visita del compositore e dei musicisti al Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese dove il brano sarà eseguito e dove Renzo Piano ha progettato una struttura trasparente, denominata “Spina”, in stretto rapporto con l’ambiente e i ciliegi che la circondano.

Oltre ai brani di autori viventi inseriti tra pagine di repertorio – una delle impronte caratteristiche della programmazione di MITO SettembreMusica – il Festival accoglie quest’anno anche la prima esibizione italiana degli Eighth Blackbird, sestetto proveniente da Chicago e considerato una formazione di punta della nuova musica statunitense.

Il Festival si chiuderà a Milano il 20 e a Torino il 21 settembre con il concerto Luci, di cui sarà protagonista la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly, solista Julian Rachlin alla viola, in un programma che si apre con Lontano di Ligeti, che evoca la lenta progressione della luce, quindi propone il Concerto per viola di Bartók, ultimo suo lavoro, intimo e timbricamente oscuro, e in conclusione offre gli sfavillanti colori di Pini di Roma e Fontane di Roma di Respighi.