Tendenze di mercato del settore della pelletteria in Toscana

Storia dei distretti conciari toscani

La Toscana è certamente una delle regioni italiane in cui l’industria conciaria ha una rilevanza storica. La prima indagine sul settore risale addirittura al 1768. Già nel ‘700 venivano prodotti più di 800.000 pezzi all’anno nel territorio del Granducato e le persone che lavoravano nel settore erano circa 20000. Il settore vide la sua crescita per tutto l’800, ma nei primi decenni del 1900 affrontò una crisi che si risolse praticamente solo nei primi anni ’50. Il boom si ebbe poi dagli anni settanta in poi. In quegli anni le imprese aumentarono enormemente portando il numero di attività per il solo distretto del cuoio da 467 a 519 nei soli anni fra il 1971 e 1975. Borsa in pelle prodotta in Toscana

I distretti della pelle oggi

Oggi i più importanti poli industriali si concentrano nei comuni di Castelfranco di Sotto, Bientina, Santa Croce sull’Arno, Montopoli in Val d’Arno, San Miniato, Santa Maria a Monte e Fucecchio. Questa zona viene denominata distretto del Cuoio e qui si concentrano 600 imprese che danno lavoro a più di 10000 addetti. Anche a Sesto Fiorentino e Calenzano esiste un fiorente polo della pelle, fra i due distretti è sempre esistito un forte legame. In generale tutta la provincia di Firenze ha un peso di poco inferiore al 10% rispetto al comparto nazionale. Nel distretto fiorentino agiscono grandi firme (Gucci, Ferragamo, Prada, Lvmh, etc.), ma anche piccole e medie imprese che incentrano il loro business su una produzione artigianale di qualità. Queste ultime offrono la maggioranza dei posti di lavoro e sono a tutt’oggi l’ossatura portante del settore della pelletteria. I distretti hanno ovviamente una forte vocazione verso l’export e anche se negli ultimi anni l’export ha visto una flessione, rimangono estremamente importanti per l’economia della regione Toscana. Secondo Union Camere il settore della pelletteria, nel suo complesso, ha visto una dinamica negativa del 7,1% nel primo semestre del 2016.

Nuove tendenze nella vendita di borse all’ingrosso

Si è assistito anche all’affermazione di pelletterie guidate da intraprendenti imprenditori di origine cinese che pur mantenendo una ottima qualità del prodotto finale riescono a tenere i costi contenuti. Nel settore dei grossisti sono ormai un fenomeno estremamente importante e rivestono un ruolo di rilevanza strategica. Il fenomeno delle pelletterie cinesi non è da sottovalutare. Inoltre da considerare il mercato cinese nel suo complesso. Secondo una ricerca di Bain&Company il mercato cinese assorbirà il 34% dello shopping nel 2020 grazie anche ai 40 milioni nuovi consumatori, provenienti principalmente della classe media. Le alleanze strategiche con imprenditori di origine cinese saranno fondamentali.

Non solo concorrenza sui prezzi, ma anche sulla qualità.

Spesso le attività gestite da questi imprenditori sono state considerate solo come concorrenti sul prezzo e non sulla qualità. Questo è parzialmente vero. Se infatti esistono attività che concentrano il proprio valore solo sulla riduzione dei costi e il contenimento dei prezzi, ci sono anche attività che hanno una grande attenzione alla qualità del prodotto finale. I pellami che utilizzano questo tipo di realtà sono trattati per la maggioranza in Toscana, conciati e tamponati a mano in linea con le tecniche tradizionali. I prodotti finali vengono poi assemblati e cuciti seguendo la tradizione della pelletteria artigianale, garantendo quindi un elevato livello di qualità. Va infine considerato che tali realtà per prime hanno compreso l’importanza del commercio online anche per quanto riguarda il B2B. Sono stati infatti sviluppati fiorenti e-commerce per la commercializzazione all’ingrosso delle borse in pelle e della pelletteria in generale, scarpe, accessori, vestiario. Basta fare una piccola ricerca su Google e si capisce immediatamente quali sono i maggiori portali per la commercializzazione di borse online all’ingrosso. In conclusione, grande capacità di concorrere sui prezzi e sulla qualità di prodotto e capacità di comprendere per primi l’importanza del canale web per la commercializzazione dei prodotti, ha portato queste imprese a diventare vincenti sul mercato della pelletteria all’ingrosso.