Crotone, perche’ i crotonesi in mancanza di adeguati servizi devono pagare le stesse tasse di coloro che godono di tutti i servizi?

Essere cittadino crotonese del terzo millennio, quando il progresso tecnologico è continuamente in evoluzione, equivale vivere in una realtà da terzo mondo. Crotone vanta una disoccupazione elevatissima, totale assenza di treni locali e a lunga percorrenza, viabilità autostradale meglio non parlarne, aeroporto chiuso dal primo giorno di novembre 2016 e tale lo è ancora (a proposito della struttura eroportuale si sta preparando una manifestazione provinciale per sabato 13 maggio) una sanità che obbliga di continuo i crotonesi ad emigrare in altre Regioni per adeguate risposte, edifici solastici vecchi e fatiscenti, strade provinciali dissestate o interrotte che rendono poblematico il collegamento tra i vari paesi della Provincia. L’elenco dei disservizi sarebbe più lungo ma ci fermiamo qui. Anzi, ne aggiungiamo un’altro importante: l’ambiente. Crotone continua a non avere un depuratore funzionante, giorni addietro l’Amministrazione ha comunicato che sono stati appaltati i lavori per la messa in servizio. Fin quando il deputatore non sarà riattivato il mare di Crotone continua ad essere impraticabile. Tutte queste negatività non sono state prodotte per caso ma per volontà politica. Il territorio crotonese è rappresentato da piu parlamentari, alcuni con incari di governo (sottosegretario Dorina Bianchi) in quel di Roma. Ciò che di continuo si ascolta dai cittadini per  le strade o in qualche supermercato: a chi dobbiamo rivolgerci noi crotonesi per essere considerati cittadini del terzo millennio? E perché dobbiamo pagare le stesse tasse di quei cittadini che diversamante da noi crotonesi godono di tutti i servizi?