Come evitare di dimenticare le cose?

memoriaDiciamoci la verità: quante volte ci capita di ammettere o di pensare  “volevo dire una cosa, e me la sono dimenticata!”, oppure di chiamare qualcuno e poi di dimenticarci il motivo principale del perché lo abbiamo fatto!

O ancora, alzi la mano chi si ricorda tutti i numeri di telefono a memoria delle persone che ci sono care (io stessa, ai tempi della scuola, avevo chiaramente in mente tutti, diconsi tutti, i numeri delle mie compagne di classe, e ora a malapena ricordo il mio…).

D’accordo, non possiamo negarlo, invecchiare (parola brutta!) porta ad un indebolimento naturale di certe attività, sia fisiche che psichiche, fra cui anche la memoria: l’argomento è noto, e va affrontato e riconosciuto, senza patemi d’animo ma, semplicemente, cercando soluzioni, in modo tale da aiutare i novelli “smemorati” a tenere esercitata la mente.

A volte poi non è nemmeno un problema di età, ma, forse, di concentrazione e/o di stress: entrambi questi fattori, infatti, contribuiscono ad un calo mnemonico anche di persone giovani o comunque adulte che, proprio in condizioni di emotività psicologica o ansiosa, tendono a perdere applicazione e, di conseguenza, memoria.

Va da sé che restituire alle nostre menti condizioni di serenità, così come tenere il più possibile sempre esercitata la nostra memoria, può aiutarci a migliorare la capacità di memorizzare, ristabilendo anche la giusta calma interiore, per affrontare al meglio il nostro vivere quotidiano.

In ogni caso, vediamo di appuntare qualche utile consiglio per allenare la nostra mente ad evitare di dimenticarsi le cose, i numeri, le fisionomie, gli episodi.

Per esempio, pur nell’era dell’informatica, delle comunicazioni via sms o mail, laddove, cioè, pare non esistere più un foglio di carta o una penna, un trucco per aiutarci a ricordare cose, fatti e numeri è, forse banalmente, prenderne appunti: sì, avete capito bene, appunti scritti. Ricordiamo i tempi in cui eravamo studenti e, per evitare di passare tutto il pomeriggio sui libri, ci segnavamo fiumi di parole come appunti dalle lezioni dei nostri professori su brogliacci giganti, oppure facevamo corposi riassunti delle notizie salienti da ricordare. Ecco, questa resta ancor oggi un’ottima tattica per allenare la nostra memoria a ricordare, torniamo a scrivere e ci farà solo bene!

Magari oggi al posto del brogliaccio possiamo utilizzare un’agenda o un taccuino, ce ne sono di tutte le fogge e di tutti i tipi, tascabili e non, divisi per settimane o giorni. Il classico bloc-notes può essere utilissimo per fermare informazioni da ricordare e, a forza di utilizzarlo, ci renderemo conto che memorizzare ciò che abbiamo annotato è più facile di quanto pensassimo!

Cerchiamo di utilizzare anche la memoria visiva, associando cioè immagini, figure, foto alle nozioni e ai concetti che vogliamo ricordare, così come teniamo alta l’attenzione e l’interesse su ciò che dobbiamo focalizzare: risulterà più facile memorizzare dati e nozioni di qualcosa che tiene vivo il nostro interesse e la nostra concentrazione, piuttosto che di qualcosa o qualcuno di cui non c’importa nulla, questo è poco ma sicuro.

Alcuni studiosi sostengono anche che, studiare e, quindi, memorizzare, in alcuni momenti della giornata piuttosto che in altri, favorisca la memoria e il ricordo: uno di questi momenti è il pomeriggio, mentre scarsa concentrazione è il risultato di chi si approccia allo studio la sera, quando ormai si è stanchi e, spesso, già assonnati.

Uno degli sforzi mnemonici per ricordare i nostri numeri quotidiani (PIN, codici vari, password, numeri di telefono, ecc) è cercare di suddividerli in blocchi di 2/3 per volta, che saranno senz’altro più semplici da ricordare, un po’ come se fossero suddivisioni in sillabe, o, anche, sceglierli utilizzando date a noi care, come per esempio le nascite dei nostri figli, o ricorrenze speciali.

E a proposito di ricorrenze speciali…cerchiamo di non dimenticarci di compleanni o anniversari, per non fare brutte figure di cui poi potremmo pentirci: annotiamo queste date importanti, come dicevamo prima, su un’agenda o, eventualmente, sul calendario che abbiamo tutti i giorni sott’occhio, in modo da non avere più scuse per non comprare il regalo!

E non dimentichiamoci infine di due delle tecniche base per memorizzare: la prima è ragionare per associazione di idee: si pensi, per esempio, a collegare concetti a colori, o numeri a nomi propri, e la seconda è ripetere a voce alta tutto ciò che ci preme ricordare, proprio come se dovessimo imparare il più possibile a memoria una poesia o, comunque, una lezione importante.

Non pretendiamo di diventare tutti Pico della Mirandola, ma…teniamoci allenati. Non si sa mai!