FactotuM gestisce da oggi il patrimonio immobiliare della Città di Torino

Chiara AppendinoNuovo sistema informativo per la gestione informatizzata del patrimonio immobiliare della Città di Torino. Si tratta del progetto FactotuM, curato dai sistemi informativi della Città e dal Csi Piemonte e presentato questa mattina, alla Curia Maxima ai dirigenti delle scuole torinesi.

Avviato nel 2015, il progetto prevede l’adozione di un’unica piattaforma informatizzata, Archibus, che, al termine delle procedure di registrazione dei dati, potrà garantire una gestione ottimale del patrimonio immobiliare comunale (23mila beni, tra edifici e terreni) e consentire una riduzione delle spese per l’energia (energia elettrica, gas e teleriscaldamento) e l’acqua attraverso un costante e puntuale monitoraggio dei consumi.

Il progetto permette, inoltre, di archiviare i dati di edifici e terreni e di costruire, quindi, l’inventario di tutti i beni della Città con le relative informazioni e con i documenti indispensabili a conoscere la situazione patrimoniale dell’ente, oltre al reale stato degli immobili.

FactotuM, tra i suoi numerosi servizi informativi (anagrafe unica dei beni, aspetti patrimoniali, gestione governance operativa e/manutenzioni, gestione spazi, catalogazione e assegnazione), offre supporto alla gestione degli interventi ordinari e straordinari degli edifici comunali e, in particolare, all’attività di manutenzione per 320 le scuole cittadine.

“Con questo progetto – ha sottolineato Federica Patti, Assessora all’Istruzione e all’Edilizia scolastica della Città di Torino –  intendiamo fornire agli istituti scolastici uno strumento più funzionale rispetto alle richieste telefoniche o inviate tramite e-mail per fare le segnalazioni relative a interventi di manutenzione ordinaria. Questa nuova procedura permetterà alle scuole il controllo della presa in carico della pratica e permetterà agli uffici dell’edilizia scolastica di gestire al meglio i dati e le richieste”.

Il Servizio Edilizia Scolastica, al momento, raccoglie le richieste di manutenzione tramite canali diversi (lettera, fax, e-mail, etc.), e può anche accadere che arrivi una stessa segnalazione per vie diverse. Invece, con l’impiego di FactotuM, mediante l’uso del modulo “Manutenzioni”, si potrà avere, in tempo reale, un quadro generale delle priorità dei vari interventi.

Inoltre, la piattaforma web può utilizzare i BIM (Buiding Information Model), modelli 3D degli edifici, consentendo ulteriori sviluppi del progetto. In particolare, sono in corso innovative sperimentazioni promosse dalla Città, in collaborazione con il Politecnico di Torino, di acquisizione in BIM 3D di una trentina di edifici, tra cui anche una decina scuole.

Riguardo alla componente dei costi per l’energia, con FactotuM si sta lavorando alla realizzazione di un “cruscotto” per gli edifici, che supporti le attività degli energy manager per ridurre i consumi energetici come, peraltro, previsto dalle recenti normative nazionali.

“Factotum – ha spiegato Paola Pisano, Assessora all’Innovazione della Città di Torino -si inserisce tra i progetti Smart City e proprio le scuole, elementari e medie rappresentano il fulcro della città intelligente e innovativa. Gli istituti scolastici saranno dotati di reti wi-fi per consentire alle ragazze e ai ragazzi di fruire in modo semplice di strumenti telematici dell’offerta didattica. E’ un modo per rendere più semplice l’accesso a Internet, ricordo che il 20% della popolazione ancora non ne fa uso, e più inclusivo l’intervento educativo. Inoltre, nell’ottica della città sempre più smart, abbiamo istallato sensori all’interno e all’esterno delle scuole per avere informazioni sulla temperatura, sulla qualità dell’aria e, in general, sui consumi energetici. Un modo per insegnare alle bambine e ai bambini a prendere decisioni e sostenere opinioni utilizzando un approccio orientato ai dati”.