Crisi nera a Gioia Tauro. MCT licenzia 400 portuali

Portuali Gioia TauroL’area portuale di Gioia Tauro vive un momento di profonda crisi culminato in queste ore con il drastico taglio operato da MCT che ha attivato la procedura per il licenziamento di 400 dipendenti. “Questo segna in parte la sconfitta di MCT, ma non solo. E’ il segno tangibile del fallimento di una intera classe politica calabrese che in questi ultimi 15 anni si è cullata di produrre solo chiacchiere sul porto di Gioia Tauro”. Lo scrive in una nota il politico Aldo Alessio.

La proposta

Alessio sollecita l’apertura di un tavolo di trattative nazionale “anche se tardivo” “per salvare il salvabile, dove tutti i rappresentanti calabresi, Regione, Città Metropolitana, deputazione parlamentare e organizzazioni sindacali si siedono e discutano di lavoro, sviluppo e occupazione. Che pongano finalmente al centro del dibattito la centralità del porto di Gioia Tauro, così tanta decantata negli anni, e costruiscano un progetto di sviluppo che sia in grado di ribaltare completamente il tavolo delle trattative bloccando innanzitutto i licenziamenti dei 400 dipendenti e rilanciando il porto di Gioia Tauro nel suo ruolo centrale nel Mediterraneo guardando al futuro”.