Roma. Lotta all’evasione tariffaria sui mezzi pubblici

Più controlli, più multe, più incassi. Viaggiare senza titolo è diventato rischioso e i romani se ne sono accorti, comprando più biglietti e facendo aumentare i ricavi aziendali. L’Atac peraltro ha lanciato la campagna anti-evasione: Non farti riconoscere, paga il biglietto, con Francesco Pannofino.

Dall’inizio 2017 Atac schiera 150 addetti in più nella “task-force anti-evasione”, formata da 310 elementi, tutti agenti di polizia amministrativa, con 160 verificatori a tempo pieno più – da gennaio 2017 – 60 ispettori del servizio di superficie e 90 fra quadri e dirigenti (totale 150). Ci sono anche i 75 addetti alla sorveglianza ai varchi di metro e ferrovie: “pur non essendo ancora agenti di polizia amministrativa”, osserva Atac, “costituiscono un deterrente per chi tenta di oltrepassare le barriere senza biglietto”.

Nel corso dell’anno “l’attività di controllo sarà ulteriormente potenziata”. A questo fine è in corso “una selezione interna di personale per l’individuazione di figure operative”.

Pagare il biglietto dell’autobus è una cosa normale

L’obiettivo, per la sindaca Virginia Raggi, è “portare Roma alla normalità. E pagare il biglietto dell’autobus è una cosa normale, come pagare il caffè al bar o il biglietto del cinema”. L’Amministrazione fa la sua parte “ma serve l’aiuto i tutti i cittadini”.