Milano promuove il canone concordato

Con questa strategia si rilancia il mercato dell’affitto e si amplia l’offerta e le opportunità. E’ l’obiettivo della convenzione sottoscritta tra Milano Abitare (agenzia sociale per la locazione frutto di un progetto condiviso tra Comune e Fondazione Welfare Ambrosiano) e Fimaa Milano Monza & Brianza (Confcommercio) e il Collegio degli agenti d’affari in mediazione immobiliare.

L’intesa

Previsto un percorso di formazione specifico, rivolto agli associati Fimaa, al termine del quale verrà conferito un attestato di “tutor per l’applicazione del canone concordato”.

Il canone concordato

In città è una formula non molto diffusa. Il canone concordato presenta numerosi vantaggi sia per l’inquilino, visto che è inferiore dal 20 al 30% rispetto a quello del libero mercato, sia per il locatore.- L’Imu viene dimezzata, la durata contrattuale è elastica e variabile (può essere di 3 più 2 fino a 6 più 2, invece del classico 4 più 4), e inoltre Milano Abitare eroga al proprietario un contributo una tantum del valore minimo di 1.200 euro fino ad un massimo di 2 mila euro, insieme ad un fondo di garanzia per la morosità incolpevole (vengono riconosciuti fino a 18 mesi di eventuali canoni non pagati).

Il limite Isee per l’accesso alla locazione a canone concordato verrà alzato a 40 mila euro, un segnale di apertura nei confronti di quella fascia intermedia, sempre più numerosa, che non ha i requisiti per fare richiesta di alloggio popolare ma che, nello stesso tempo, fatica a sostenere i canoni di affitto diffusi sul libero mercato.