Calcolo cessione del quinto: come effettuarlo correttamente?

La cessione del quinto è un prestito personale garantito che, come suggerito dal nome, ha la caratteristica di essere rimborsato mensilmente con una rata uguale ad un quinto dello stipendio o della pensione. Questo esclude i liberi professionisti e gli imprenditori dall’accesso al credito sotto forma di cessione del quinto, riservata a lavoratori dipendenti (pubblici o privati) e pensionati.

In pratica: hai bisogno di una certa somma di denaro per cui decidi di ricorrere ad un finanziamento, una banca o una società finanziaria ti forniscono questo importo che rimborserai a rate, a tasso fisso, vedendoti l’importo della rata direttamente decurtato dallo stipendio (il venti percento di quanto percepisci mensilmente al netto delle imposte).

Tecnicamente con un prestito personale tradizionale avviene che il tuo datore di lavoro ti paga lo stipendio e tu, privatamente, giri l’importo alla finanziaria o alla banca. Con la cessione del quinto il denaro non transita neanche dalle tue casse, ma passa direttamente da quelle dell’azienda per cui lavori a quelle dell’ente che ti ha accordato il prestito.

Il fatto che la rata venga trattenuta direttamente dallo stipendio lega strettamente il rimborso del capitale al reddito, cioè al lavoro: come fare in caso di licenziamento?

La risposta ce la fornisce direttamente il prodotto finanziario: nel T.A.E.G. (dopo vediamo di cosa si tratta) devi includere un costo per un premio assicurativo, che si farà carico del rimborso nella sventurata ipotesi di una perdita di lavoro. L’assicurazione è obbligatoria ed eserciterà, in caso di sinistro, il diritto di rivalsa nei limiti del trattamento di fine rapporto: vale a dire che se hai un debito residuo di tremila euro e perdi il lavoro ricevendo un T.F.R. di diecimila euro, l’assicurazione sì provvede al pagamento di questi mille euro ma un istante dopo te li richiede indietro attingendo dalla tua liquidazione. Se di T.F.R. ti spettano invece, ad esempio, duemila euro, questa somma viene interamente richiesta dalla Compagnia che comunque liquiderà di sua tasca i rimanenti mille euro per saldare il debito residuo.

Attenzione però ai contratti a termine! Se sei un lavoratore precario, la durata del prestito non può superare la durata del tuo contratto, in sostanza entro la fine del tuo rapporto di lavoro devi aver rimborsato l’intero montante (capitale prestato più gli interessi). E se per farcela dovessi pagare più di un quinto del tuo stipendio? Beh, in questo caso accederai ad un diverso tipo di finanziamento.

Come tutti i prodotti finanziari la cessione del quinto prevede una remunerazione del capitale, cioè il calcolo ed il versamento, nella rata, di una quota di interessi. Eccoci quindi al T.A.E.G. (tasso annuo effettivo globale), da non confondere con il T.A.N. (tasso annuo nominale).

Se vuoi sapere quanto costa il denaro che hai preso in prestito devi considerare il T.A.N., cioè quanto la finanziaria guadagna per il solo fatto che ha conferito un valore per un certo periodo di tempo. Ma il reale costo del prestito è rappresentato dal T.A.E.G., che comprende le spese di rendicontazione e di apertura pratica, il premio assicurativo, oneri accessori. Per questa ragione in seguito considereremo solo il T.A.E.G., in quanto il T.A.N. spesso è una misura poco (o affatto) realistica e può risultare addirittura ingannevole.

Un problema che la cessione del quinto è in grado di risolvere è quello relativo alla cosiddetta istruttoria di fido, quella serie di accertamenti e di indagini che le finanziarie compiono per determinare la solvibilità (cioè la capacità di restituire il prestito) di un cliente.

Essendo la cessione del quinto per definizione un prestito garantito, l’unica istruttoria prevista è quella che interessa la busta paga ed il contratto di lavoro.

Come si calcola la cessione del quinto

L’operazione aritmetica è molto semplice (basta dividere per cinque l’importo netto che percepisci mensilmente), ma dal risultato è possibile risalire a diverse casistiche che ci permettono di rispondere a molte domande.

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